Cultura

Nasce in Maddalena il Bosco dell’Arte, percorso di land art permanente

La Via delle Sorelle, l’itinerario di turismo lento che unisce Brescia e Bergamo, si arricchisce di nuovi lavori artistici
  • In Maddalena l'inaugurazione dell'opera Il tasso
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La Via delle Sorelle, l’itinerario di turismo lento che unisce Brescia e Bergamo, si arricchisce di nuova arte. Stavolta l’iniziativa l’ha presa l’Associazione Artisti Bresciani, installando la prima opera di una serie di lavori che comporranno un percorso di land art permanente chiamato «Maddalena il Bosco dell’Arte» e che contribuiranno a rendere Brescia un museo a cielo aperto, come sta accadendo sempre più nell’anno che la vede Capitale della Cultura insieme a Bergamo. «Un parco d’arte ambientale che idealmente dialoga con quello di Mompiano, Arte Valle», l’ha definito il presidente dell’AAB Massimo Tedeschi.

La prima opera inaugurata si intitola «Il tasso» e si trova sulla strada sterrata che dal nono tornante del monte cittadino porta alla Cascina Margherita.

L’ha realizzata Rodolfo Liprandi, ventinovenne triestino residente in Polonia, utilizzando rami ed elementi naturali provenienti dai boschi locali e intrecciandoli in maniera solida e impeccabile. «Ho scelto il soggetto studiando gli animali che abitano il Monte Maddalena. Essendo il tasso un mammifero di abitudini notturne è raro vederlo. La scultura mi permette di mostrare la biodiversità meno visibile».

L'artista Rodolfo Liprandi - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'artista Rodolfo Liprandi - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

Le prossime opere a cielo aperto

Nei prossimi mesi verranno quindi installate altre opere, a partire da «Il folletto» di Corrado e Massimiliano Rosa, che è anche curatore di quest’iniziativa che prende spunto da un altro festival da lui curato, Ledro Land Art. «Sono contento che la prima opera sia collocata vicino a Cascina Margherita: è una residenza artistica perfetta», ha detto. «Essenza dell’arte ambientale? Godere delle opere nel tempo, con il passare degli anni e delle stagioni»

Ai primi due lavori seguirà «La signora con il cane» di Giovanni Bailoni, di Riva del Garda. Il primo bresciano sarà invece Lino Sanzeni (con un lavoro intitolato «La famiglia del boscaiolo». L’idea è che nel prossimo periodo il Bosco dell’Arte si arricchisca di quattro o cinque opere all’anno, rendendo il parco continuativo e durevole.

In occasione della vernice della prima opera di Land Art è avvenuta anche la firma del patto di collaborazione tra comune di Brescia e AAB, già in corso da alcuni mesi, ma ora ufficiale. Mecenati del progetto, ringraziati dal direttore di AAB Dino Santina, Feralpi Group, Cooperativa Cauto e Cooperativa Centoraggi. «Il Bosco dell’Arte è interessantissimo», ha ammesso il consigliere delegato di Feralpi Giovanni Pasini. «Non un classico percorso di salvaguardia (a cui teniamo), ma un progetto pluriennale di creazione artistica in un ambiente naturale di tutto rispetto, simbolo di Brescia».

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