Nada arriva in concerto alla Latteria Molloy con il nuovo album
Un concerto di Nada rappresenta sempre un incontro da non perdere, per l’immutata freschezza con cui l’artista livornese porta avanti una proposta musicale coerente e autentica. Per chi voglia verificare di persona, la cantautrice sarà protagonista stasera, venerdì 18 novembre, di un live alla Latteria Molloy di Brescia (alle 22, in via Marziale Ducos, 2/b; ingresso a 15 euro più diritti di prevendita, su dice.fm o direttamente alla cassa; dalle 20, nel club è attivo il servizio di ristorazione).
Nada, che proprio ieri ha compiuto 69 anni, da un mese porta in tour, accanto ai brani del suo sterminato repertorio, anche quelli del nuovo album, che vanta un titolo di lunghezza wertmülleriana e di balsamica positività, ovvero «La Paura va via da sé se i pensieri brillano». È uscito lo scorso 7 ottobre, a tre anni di distanza dal precedente ellepì di inediti (il divinatorio «È un momento difficile tesoro»), e come quello risulta prodotto dal musicista britannico John Parish (noto per le collaborazioni con P.J.Harvey, Eels, Tracy Chapman), il quale vi suona pure (quasi) tutti gli strumenti.
Controcorrente
Si tratta di un album rock nel sound, nell’attitudine, nel suo essere sempre controcorrente: in dieci brani profondi, ipnotici e senza tempo, interamente scritti e composti da Nada, ella affronta «i sentimenti che infuocano la sua anima, con un lavoro di introspezione continuo», ma si rivela anche sferzante nella sua indignazione per un mondo che percepisce come sempre più indifferente e disumano. Accanto alle cose nuove, non mancheranno i classici che "il pulcino del Gabbro" (come fu definita la quindicenne Nada Malanima, al suo esordio sanremese, nel 1969, con riferimento al quartiere di Rosignano Matittimo in cui crebbe) si porta sempre appresso, da «Ma che freddo fa» a «Guardami negli occhi». Per contro, il rapporto con la pur splendida «Il cuore è uno zingaro» - con la quale vinse il Festival nel 1971 - risulta deteriorato da tempo, e quindi chissà...
Nella vita quotidiana, d’altronde, il cuore di Nada è stabilmente affidato al «bello» dei Camaleonti, quel Gerry Manzoli che sposò nel 1973: resta comunque libera l’anima, messa a nudo in canzoni autentiche, asciutte e vibranti, espressione sincera «delle cose in cui credo, che poi sono le sole che canto e racconto». Ad accompagnare Nada sul palco della Molloy, ci saranno Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso, Franco Pratesi alle tastiere e Luca Cherubini Celli alla batteria.
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