Musica

«Voci per la libertà», Matteo Faustini vince il premio Giovani

Marco Zanetti
Al Festival di Rovigo organizzato da Amnesty International il bresciano ha ricevuto anche il riconoscimento della giuria
Matteo Faustini riceve il premio della giuria popolare - © www.giornaledibrescia.it
Matteo Faustini riceve il premio della giuria popolare - © www.giornaledibrescia.it
AA

Il pubblico regala ancora gioie a Matteo Faustini. Dopo che nel dicembre scorso - tramite un contest online - gli ha infatti permesso di tornare ad esibirsi al Concerto di Natale in Vaticano (come già accaduto nel 2021), stavolta una nutrita platea gli ha consentito di vincere il premio della giuria popolare.

È  accaduto alla 27esima edizione del Festival musicale nazionale Voci per la libertà di Amnesty International tenutosi nel fine settimana a Rovigo. I presenti, dotati di carta e penna, per il contest dedicato agli emergenti hanno indicato il nome del bresciano quale loro preferito per l’esibizione de «Il girasole innamorato della luna», accompagnato al piano da Stefano Vaccari. Un brano, questo, pubblicato nel dicembre del 2022 e ricco di riferimenti alla società moderna, purtroppo pervasa di giudizi e pregiudizi.

I ringraziamenti

«Sono molto contento - ha detto il bresciano -: scrivo canzoni che parlano alle altre anime e chi era presente al concerto ha deciso di votarmi. Sono veramente grato, specie a chi ha voluto salutarmi da vicino: giovani e non, in cui ho visto occhi pieni di parole. Quanto amore che ho sperimentato in questi giorni. Semplicemente, meraviglioso».

Matteo Faustini sul palco di Rovigo - © www.giornaledibrescia.it
Matteo Faustini sul palco di Rovigo - © www.giornaledibrescia.it

Ma quello appena menzionato non è l’unico riconoscimento ottenuto dall’artista con la sua canzone nella città veneta, dove peraltro il conterraneo Omar Pedrini ha infiammato la piazza con i propri cavalli di battaglia nonché sulle note di «Con il fiato sospeso», ossia un autentico inno contro la guerra tratto dall’ultimo album «Sospeso». Nel dettaglio, il 29enne ha ricevuto anche il premio della giuria dei Giovani di Amnesty. «È un qualcosa d’inaspettato, che mi dà un’immensa speranza e fiducia nel futuro», commenta Matteo, che intanto lavora a nuovi inediti, con il desiderio di continuare a suscitare emozioni in chi lo ascolta. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@I bresciani siamo noi

Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.