Sanremo 2025, il vincitore Olly: «Rifletto sull’Eurovision»
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I risultati del Festival di Sanremo targato Carlo Conti sono (anche) nei numeri: la finale di ieri sera è stata vista da 13 milioni 427 mila spettatori, pari al 73,1% di share. Mentre la media delle cinque serate è stata di 12 milioni 500 mila spettatori, con il 67,1% di share.
Numeri che fanno dire al conduttore/direttore artistico: «Grazie a tutti. Ho accettato questo impegno non come una sfida ma per riprendere un lavoro iniziato nel 2015. Allora avevo fatto tre Festival, poi sono venuti Baglioni, Amadeus e Fiorello e ora sono ritornato a riprendere un lavoro. Per questo – osserva – è stato facile, perché lo abbiamo fatto per la Rai e per gli italiani che meritano questo evento. È un po' come il CT della Nazionale che cerca di vincere i Mondiali, per far gioire tutto il paese. I risultati mi fanno sorridere».
Il prossimo anno
Carlo Conti dovrebbe condurre il Festival anche il prossimo anno. «La parola d'ordine è stata insieme – spiega –. Vediamo l'anno prossimo se mi viene un'idea, ma penso di sì. Adesso torniamo alla normalità. L'azienda mi ha chiesto di divertirmi per due anni sul Festival – aggiunge Conti –, io ho accettato, poi deciderò cosa fare strada facendo. Fare il Festival non è solo condurlo, che alla fine è la cosa più facile, ma è anche organizzazione, direzione artistica, scelta della scenografia, delle luci, degli abiti. Se nel futuro il mio lavoro dovesse servire ad aiutare qualche nuova leva, vedremo se potrò aiutare».
I fischi
Ieri la platea dell’Ariston ha fischiato durante la lettura della classifica finale, in particolare contro i piazzamenti di Giorgia e Achille Lauro. Fa un po' parte del Festival, ci sono state contestazioni anche l'anno scorso – sottolinea Conti –. Personalmente preferisco questo Ariston a quello seduto e zitto di anni fa. Anche io sono stato sorpreso come il pubblico però, ad esempio, la standing ovation per Giorgia vale più di una posizione al Festival. Il tempo è galantuomo e la classifica la farà il pubblico nei prossimi giorni: la classifica del Festival è solo la foto di un momento di votazione».
Olly
Nei cinque giorni del Festival l'account del vincitore Olly ha incassato in totale 750mila nuovi follower. Un’altra certificazione del successo raggiunto dal cantante genovese. «Con Lucio Corsi e Brunori Sas, abbiamo composto un podio di outsider – commenta Olly –: io sono quello con meno esperienza di tutti, ma siamo tutti e tre cantautori ed è bello aver celebrato le emozioni che portiamo sul palco. Vedere le storie su di me con i Komplimenti di Vasco mi ha fatto saltare dalla sedia. All'annuncio della vittoria ero scioccato. Non sembravo felice, ma quando provo emozioni forti mi viene la faccia della para».
I primi che ha chiamato sono stati mamma e papà: «Mi hanno messo al mondo e mi hanno dato la possibilità di investire il mio tempo come volevo, credendo a quello che facevo. Se dovessi avere un bimbo o una bimba, ora è presto ma se mi innamoro chissà, spero di dargli lo stesso insegnamento».
Dopo la vittoria a Sanremo lo attenderebbe l'Eurovision Song Contest ma lui non sa ancora se ci andrà. «Devo dirlo onestamente, quello che è successo ieri sera è folle, non consideravo proprio la vittoria e, dunque, non ho pensato all'Eurovision. È un onore avere quell'opportunità, è un evento gigante, ma ho bisogno di metabolizzare quello che è successo e prendermi del tempo. Ho 23 anni e finora ho fatto tutti gli step uno alla volta. Ho anche detto tanti "no". Ora non voglio dire "no" ma voglio incanalarlo nel modo giusto perché al centro ci saranno sempre la parola e la sostanza e niente deve minacciarle».
Lucio Corsi
Non si è solo aggiudicato il secondo posto al 75° Festival di Sanremo: Lucio Corsi ha anche conquistato il pubblico con i suoi look improbabili e, soprattutto, con il duetto con Topo Gigio. «Cerco canzoni che mi portino via dalla realtà – ha spiegato – "Nel blu dipinto di blu" è una canzone che lo fa e Topo Gigio, che ha esordito nel 1959 proprio con la voce di Domenico Modugno, è un personaggio da sogno ma, insieme, reale. Sono affezionato ai suoi momenti televisivi, i duetti dei personaggi con lui erano momenti importanti in tv quando c'era più spazio per la fantasia. Oggi, invece, le tv sono sempre più sottili ed è difficile entrarci».
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Corsi racconta la sua filosofia: «Sul palco qualsiasi altezza abbia, si può tendere al sogno ma poi è bello scendere con i piedi per terra. Non si può rappresentare la normalità sul palco e poi sentirsi enormi quando si scende». Sul podio al maschile afferma che «è una cosa da notare ma voglio essere fiducioso che quelli più giovani di me avranno un mondo più giusto».
Intanto si gode il successo e ringrazia. In primis i genitori e la nonna «che è felicissima. I miei mi hanno passato cose importanti, quando hanno visto che volevo fare questo mestiere a 18 anni mi hanno aiutato. Li ringrazio anche perché c'è sempre stato un distacco con loro nel mio ambito lavorativo e questo denota fiducia, mi dicevano: "Sai cosa devi fare" e dirlo a un ragazzo è importante».
Brunori Sas
Se c'è qualcuno che non si aspettava di salire sul podio è Brunori Sas, classificatosi terzo: «Sono arrivato al Festival solo per portare il mio mondo con la mia canzone, una sorta di lettera a chi ha rivoluzionato la mia esistenza (la figlia Fiammetta, ndr). Quando poi vedi che quel tipo di canzone, che sulla carta non è esattamente da Festival, arriva allora vuol dire che è andata bene. Ero già contento per questo, il terzo posto è stato sorprendente. Ma quando non hai aspettative, non pensi a quello che puoi prendere e che puoi guadagnare, accadono cose belle».
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«Ci sono percorsi che non sono fatti sotto i riflettori ma è giusto che abbiamo luce anche questi – riprende il cantautore –. Hanno premiato noi che siamo venuti qua con un vestito autentico senza cambiarci per il contesto». E sul podio al maschile osserva: «È vero, mi ha colpito. Posso solo dire, come consolazione, che mi sembra che in questo podio sia rappresentato un maschile che sicuramente non è patriarcale».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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