Sanremo 2025, la scaletta della seconda serata: ospite Damiano David

La prima serata del Festival di Sanremo è andata bene, molto bene. Ascolto medio: 17,8 milioni alle 22 (mentre si esibiva Giorgia). Picco di share del 72% all’1.08. Sentiment positivo sui social del 70%. E hashtag #Sanremo2025 è aumentato del 16% rispetto allo scorso anno. Numeri che parlano di un esordio positivo per il Festival di Carlo Conti.

E stasera si prova a replicare, entrando nel vivo della competizione. Con un altro ospite attesissimo: Damiano David, che arriva sul palco dell’Ariston da solista dopo la vittoria a Sanremo con i Måneskin nel 2021 con «Zitti e buoni». Ci sarà un omaggio a Lucio Dalla e poi un secondo momento con i suoi successi, ha anticipato. «E non sarò solo sul palco».

Il dopo-Måneskin

«Non importa quante cose farò in carriera: ciò che ho fatto con la band e la vittoria qui sono il mio risultato più grande. Ciò che abbiamo fatto ci ha aperto a ciò che faccimao ora. La responsabilità è maggiore adesso che sono da solo, ma il Festival, l’ho sempre detto, è il punto più alto raggiungibile e sono contento di riuscire a salirci anche da solo. Questo è il palco dove le magie possono accadere, dato che ciò che abbiamo fatto con la band era inimmaginabile».

Cosa gli riserva il futuro? «Abbiamo annunciato il tour e ci stiamo lavorando. Stiamo disegnando il palco: voglio che rifletta ciò che sono e la mia musica. Alla scaletta non ho ancora pensato: sono pigro». 

La scaletta

Il programma è bello denso e probabilmente il ritmo sarà sostenuto come ieri, con 15 Big in gara, in quest’ordine:

1. Rocco Hunt

2. Elodie

3. Lucio Corsi

4. The Kolors

5. Serena Brancale

6. Fedez

7. Francesca Michielin

8. Simone Cristicchi

9. Marcella Bella

10. Bresh

11. Achille Lauro

12. Giorgia

13. Rkomi

14. Rose Villain

15. Willie Peyote

Prima, però, la semifinale delle Nuove proposte. Alex Wyse si scontrerà contro Vale LP e Lil Jolie. E poi Maria Tomba contro settembre nella seconda parte della serata.

Oltre ai cantanti saliranno sul palco il cast di «Champagne» e quello di «Belcanto», serie in costume che è stata girata anche al Teatro Grande di Brescia. Sul Suzuki Stage si esibirà invece Big Mama.

Bianca Balti

Bianca Balti con Carlo Conti - Foto Ansa/Ettore Ferrari © www.giornaledibrescia.it

A presentarli insieme a Carlo Conti ci saranno Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica. «Grazie ai tuoi occhi sento di valere e di appartenere al palco», ha detto Balti, modella che recentemente ha ricevuto una diagnosi di tumore. «Non vengo però come malata di cancro», ha sottolineato. «Sono una top model. Indosserò dei bellissimi vestiti e mi metterò in competizione con Cristiano. Non perché non voglia raccontare il dolore: il dolore c’è stato, ma è dappertutto. Io voglio vivere il Festival. E anche quando mi viene l’ansia penso che voglio di divertirmi. Sarei potuta stare a letto a piangermi addosso, ma sono qui e la mia presenza sarà una celebrazione della vita. Dei miei dolori parleremo in altra sede».

Da quando ha svelato la diagnosi, i brand non la chiamano più, aveva rivelato. «Probabilmente non vogliono disturbarmi: non sanno che sono già in forze per lavorare. Ma c’è chi ancora mi vuole: sono qua e questo può essere un bel messaggio anche in questo senso».

Malgioglio e Frassica

I co-conduttori della seconda serata - Foto Ansa/Ettore Ferrari © www.giornaledibrescia.it

Accanto a lei Cristiano Malgioglio: «Mi chiedono sempre come mi vesto. Sarò una specie di Joan Crawford. Mi sono ispirato alle dive degli anni Quaranta e Cinquanta. Ho cinque capi. Uno è di Vivienne Westwood e due disegnati da me. Non so cosa farò: voglio essere libero, solo così posso dare il meglio. Voglio portare ironia, gioia e colore come mi diceva l’amica Raffaella Carrà». «Pure io sto pensando a come vestirmi», ha scherzato Nino Frassica, il terzo co-conduttore. «Probabilmente mi vestirà Gabbani. Il cantante».

Tornando a discorsi canori, Malgioglio ha parlato della sua attitudine alla scrittura. «Quando scrivo la mia testa diventa femmina. Acquisisce una sensualità diversa. Quando mi chiamavano Califano e gli altri prendevo paura: «Non ci riesco», mi dicevo. Ma alla fine ce l’ho fatta. Uno dei miei tratti: non uso la volgarità. Amo scrivere per le donne. Spero di continuare a farlo».

L’omaggio a Benvegnù

A chi ha chiesto a Carlo Conti se ci sia in programma un omaggio a Paolo Benvegnù, recentemente scomparso a Brescia, il direttore artistico ha risposto di sì. «Ho lasciato il compito a un artista in gara, ma l’omaggio ci sarà».