Musica

Sanremo 2025, le canzoni in gara: il primo giudizio è freddino

La stampa le ha ascoltate in anteprima e a quanto pare per ora non c’è un brano che spacca. Ci sono anche quelle dei bresciani: i Coma_Cose parlano di social, Joan Thiele porta una canzone dal sapore vintage
Joan Thiele e i Coma_Cose
Joan Thiele e i Coma_Cose
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I titoli già si sapevano, ma ora ci sono anche i testi. Il 20 gennaio era infatti la data fissata per l’ascolto in anteprima da parte della stampa delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2025. E molti critici musicali hanno già espresso il loro giudizio, anticipando a parole quello che ascolteremo dall’11 al 15 febbraio. Per ora i giudizi generali sono freddini, ma come sempre sarà dal secondo o terzo ascolto sul palco e in radio che si avrà davvero la misura di come andranno le canzoni, una a una.

Prima dei testi, sono però arrivate anche altre ufficialità: prima di tutto quella delle due personalità che affiancheranno il direttore artistico Carlo Conti sul palco durante la prima serata, ovvero il co-conduttore Gerry Scotti e l’ospite Jovanotti, che l’ultima volta sul palco di Sanremo si era visto nel 2022, in occasione del duetto con Gianni Morandi nella serata delle cover. E poi quella relativa a Damiano David: l’ex frontman dei Maneskin sarà il super-ospite della seconda serata, e quindi mercoledì 12 febbraio.

«Cuoricini» dei Coma_Cose

I Coma_Cose – bresciani da parte di Fausto Lama Zanardelli – a Sanremo 2025 porteranno «Cuoricini», mix tra una cassa dritta e una delle ballad a cui ci hanno abituato, con i giochi di parole che caratterizzano il duo dai tempi di «Hype Aura».

L’ascolto da parte della stampa è andato abbastanza bene. Come ha scritto il giornalista Francesco Chignola su «Tv Sorrisi e Canzoni», «il duo cambia stile rispetto all’ultima partecipazione a Sanremo presentando una canzone veloce, molto ironica e scanzonata, in stile anni ’80, che già dal titolo e poi nel ritornello scherza sull’abuso dei social. E in particolare con gli “stramaledetti cuoricini che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto”, da mettere “persino sotto la notizia "crolla il mondo"”. Ha le carte per diventare presto una hit radiofonica».

Patrizio Ruviglioni su «Esquire», invece, la definisce «una cassa dritta spintissima (ancora) che ha le stesse vibes di “Felicità” di Al Bano e Romina — ma guai a dirlo a loro — e che, qua e là, ha dei colpi di classe che il resto della categoria, almeno nel 2025, si sogna. La più debole del trittico (rispetto a “Fiamme negli occhi” e “L’addio”, ndr), ma anche uno dei pochi orbi che, in un paese di ciechi come questo, troverà la strada di casa». Il «paese di ciechi» è, nel suo giudizio, l’insieme di tutte le canzoni di quest’anno che al primo ascolto sembrano tutte simili.

«Eco» di Joan Thiele

Joan Thiele, milanese cresciuta in provincia di Brescia, esordirà con «Eco». Per Francesco Prisco del Sole24ore il brano ha una reference chiara, ovvero a «Girl, you’ll be a woman soon». «Ma quanti guai ha fatto Tarantino», dice.

Di nuovo «TV Sorrisi e canzoni» definisce invece il brano un mix tra pop e r&b «con un retrogusto vintage, quasi da colonna sonora di film». Elegante, quindi, da quanto si evince.

I brani di Blanco

Non sono solo queste le canzoni bresciane in gara, però. A co-firmare i testi di tre brani c’è anche Blanco, che con Mahmood e Michelangelo ha scritto «Se t’innamori muori», cantato da Noemi.

Anche Giorgia canterà un pezzo che porta la firma di Blanco insieme a Michelangelo: si intitola «La cura per me». E, infine, a cantare un pezzo di Blanco («Lentamente») sarà Irama: chi l’ha ascoltata la definisce una canzone nostalgica – una classica break up song – che parla della rottura con una ex parecchio fredda

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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