Sanremo 2025, i look promossi e bocciati dall’esperto di moda
È il Sanremo del minimalismo e della moda understatement, «sussurrata ma non urlata, coerente con il periodo storico». Angelo Ruggeri, docente, scrittore, giornalista di moda e di costume è tornato ai microfoni di Maddalena Damini nella diretta di Radio Bresciasette da Sanremo per commentare i look della prima serata.
Meno street più chic
«Anche i giovanissimi hanno puntato più sull’eleganza che sullo street style – commenta l’opinionista bresciano –. Super elegante Achille Lauro in Dolce&Gabbana, anche se forse io avrei evitato quei guanti bianchi, un po’ troppo maggiordomo del Titanic, ma vi consiglio di guardare sul suo profilo social il bellissimo servizio fotografico che ha postato».
Guanti bordeaux
A dire il vero, ieri sera Lauro non è stato l’unico uomo a indossare dei guanti: anche Tony Effe ne ha sfoggiati un paio bordeaux. «Mi ha fatto sorridere – spiega Ruggeri –, perché lui è un po’ l’emblema del bad boy, pieno di tatuaggi, e invece ieri sera ha pensato di nasconderli e si è presentato con un abito bianco e quei guanti, quasi a dire “sono cool anche senza tatuaggi”. Fossi stato in lui, forse avrei fatto più allenamento di canto».
Promossi i conduttori
Promossa a pieni voti, invece, Antonella Clerici. «Ha centrato l’obiettivo – assicura il giornalista –, quelle paillettes e gli abiti che le segnavano un po’ le forme l’hanno trasformata e ci ha sorpreso con il suo look sensuale». Elegantissimo anche Carlo Conti in smoking blu firmato Stefano Ricci, «più di Amadeus, che aveva delle giacche abbastanza sconvolgenti».
Bocciato invece dal nostro critico Rkomi: «Si è dimenticato di mettersi la camicia o la t-shirt sotto la giacca! Siamo comunque sul palco dell’Ariston».
E i bresciani?
E i nostri bresciani? «Lo stile dei Coma_Cose in Valentino è un vintage evoluto – commenta Ruggeri –, un’eleganza retrò molto azzeccata.
E Joan Thiele, con quel vestito in tweed bouclé di Chanel portato con tale disinvoltura, è stata un’evoluzione per la maison e per il palco dell’Ariston, che in fatto di moda ha definitivamente superato le Alpi: la moda francese (e si veda anche l’outfit di Giorgia by Dior, ndr) questa volta ha voluto essere protagonista, quindi la direzione è quella giusta».
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