Musica

Coma_Cose: «Non siamo più così naïf, ma è giusto cambiare»

Il duo composto da California e dal bresciano Fausto Lama porta a Sanremo 2025 «Cuoricini», un brano su social e realtà
I Coma_Cose a Sanremo 2025 - © www.giornaledibrescia.it
I Coma_Cose a Sanremo 2025 - © www.giornaledibrescia.it
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Terzo Sanremo in coppia, primo Sanremo da sposati. I cuoricini del titolo della canzone che i Coma_Cose canteranno stasera sul palco dell’Ariston — da domani in tutte le radio, insieme a tutti e ventinove i brani svelati durante la prima serata del Festival — suonano un po’ come una necessaria sottolineatura di ciò che sono. Un duo romantico, oltre che artistico. Un duo che su quel palco, ormai, sembra a casa.

Familiarità

I Coma_Cose a Sanremo 2025
I Coma_Cose a Sanremo 2025

«Arriviamo al Festival con serenità, siamo veterani. Il pezzo funziona. Carlo Conti è una persona molto carina, ti mette subito a tuo agio», dice Fausto alla stampa. «Le prove ieri sono andate molto bene», aggiunge California. «Siamo felici: è un brano che ci piace molto, l’abbiamo scritto con il cuore. Ne abbiamo scartati cinque o più, prima di questo. Ci siamo detti: partiamo da ciò che ci piace a livello di suono. Poi la canzone in due o tre giorni l’abbiamo scritta. Sentiamo molto il tema: l’abbiamo affrontato, è attuale. Parla dei telefoni e dei social: fanno parte della nostra vita, portano tante cose belle e tanti messaggi, viva i social, ma alle volte prendono una piega strana. Mi capita di trovarmi a scrollare il nulla chiedendomi perché io lo stia facendo».

Social e like

I cuoricini di cui parlano, dunque, non sono quelli disegnati sui diari. Sono quelli lanciati via social, quelli che – dicono – stimolano a tal punto il cervello da spingere chi usa Instagram e compagnia bella a cercare continuamente l’approvazione in forma di like. «Riprendiamoci il tempo, viviamoci la vita con chi ci sta vicino. È un inno a vivere il presente e la realtà, senza paura di farsi giudicare».

Sui social, conferma Fausto Lama, c’è tutto. «Fake news, temi trattati con superficialità…È difficile orientarsi e farsi una propria idea, soprattutto oggi che tutto punta al divisivismo, se posso inventare una parola. A volte soffocano».

Cambiamento

A chi li accusa di essere troppo cambiati rispetto agli inizi, Fausto risponde così: «Sono passati tanti anni, siamo una coppia, conviviamo, ci confrontiamo. Parliamo di musica. È normale cambiare, non siamo più i due ragazzi naïf che giravano in Porta Ticinese con le birrette. Quello era un momento fantastico e quelle canzoni ci fanno venire la pelle d’oca, ma sarebbe sbagliato reiterare e non cambiare. Abbiamo conosciuto altri linguaggi, altri musicisti… Mi stimola e mi diverte cambiare: la creatività altrimenti non avrebbe senso», dice Fausto.

Tornando al brano, anche stavolta ci sarà una piccola coreografia. «È bellissima, mi vanto un po’. A noi piace buttarci anche in questo», sorride California. Dopodiché, due concerti importanti li aspettano in autunno: sarà lì che ripercorreranno la loro storia. Il forum a Milano e il palazzetto dello sport a Roma sono le due date che citano. «Ci sarà anche del materiale inedito», svela California. «Non vediamo l’ora di lavorare a questo spettacolo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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