Sanremo 2024, Mahmood: «Blanco? Fu un gesto artistico»
Carismatico sul palco, in abiti da scena. Carismatico in conferenza stampa, con una pelliccia animalier e lo sguardo morbido di chi ha dormito poco. Mahmood, dopo l’esibizione nella prima serata di Festival ha già centrato la top five, la classifica provvisoria stilata dalla Sala stampa dell’Ariston, occupando la posizione numero cinque.
Un habitué dei successi dal momento che, per la quarta volta a Sanremo, può vantare due vittorie su due partecipazioni da Big.
Dopo l’esordio tra le Nuove proposte nel 2016, infatti trionfa nel 2019 con «Soldi» e nel 2022 con «Brividi» insieme con Blanco. Ed è proprio sul caso Blanco, sulle rose fatte a pezzi sul palco dell’Ariston esattamente un anno fa, che il nostro inviato Daniele Ardenghi chiede a Mahmood un commento.
«Blanco è un amico, gli voglio bene – esordisce –. Penso, comunque, che lo scorso anno ci sia stata una incomprensione su ciò che gli era stato richiesto di fare. Anche se, alla fine, il suo, è stato un gesto artistico. In ogni caso ha avuto modo di spiegare molto bene, anche sui social». Insomma, per Mohmood e, non solo per lui, il caso è più che chiuso.
Venendo al presente invece, il nostro inviato gli fa la domanda delle domande: «Come si fa a portare al Festival canzoni che già al primo ascolto funzionano?». Risposta: «Il problema è che lo scopri solo quando lo ascoltano» risponde Mahmood, sorridendo. «Non si sa, in realtà, se il pezzo funziona al primo ascolto, quello che so però è che funzionano le cose vere. Questo aiuta sempre. Quando decido di andare a Sanremo non farei mai qualcosa che non mi appartiene al 100%, anche perché risulterei falso sul palco e un po’ anche a me stesso. Forse questa cosa qui, credo».
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