Luisa Corna e Merigo sognano l’Eurovision: finale a San Marino

Il celebre contest «Una voce per San Marino» canta un po’ bresciano. Selezionati tra 1200 candidature, due nostri portacolori sono tra i 20 finalisti dell’evento che sabato 8 marzo (in diretta anche su Rai Radio2 e Raiplay) consegna al vincitore il pass per rappresentare il Paese all’Eurovision Song Contest di Basilea. E chissà che non spetti a Luisa Corna o a Giacomo «Jack» Merigo. Artisti diversi per età, carriera e stile, accomunati dall’origine bresciana. Li abbiamo sentiti.
Luisa Corna
Da un lato la 59enne originaria di Palazzolo non è certo nuova a eventi del genere: la ricordiamo ad esempio chiudere al quarto posto l’edizione del 2002 di Sanremo con l’amico Fausto Leali. Ad ogni modo, «quell’esperienza, infarcita di paure, appartiene ormai al passato – puntualizza –: non so come sarà stavolta, probabilmente affronto la sfida con più serenità di allora. Sono intanto contenta di portare ad un ampio pubblico “Il giorno giusto”, un brano a cui tengo molto, scritto insieme a Riccardo Brizi e Lorenzo Cilembrini (meglio noto come Il Cile, ndr). Mescolando una melodia classica e una più ritmata in crescendo, racconto la difficoltà di staccarsi da relazioni amorose per la necessità di cambiare pagina e abbracciare il futuro con maggior consapevolezza». Un alternarsi tra ombre e luci raccontato anche nel relativo videoclip girato tra il bosco e il mare toscano di porto Ercole.
Parlando di telecamere, la performer – ex attrice e modella – sembra intenzionata a lasciare in disparte quelle della tv, che negli anni l’hanno vista protagonista in varie trasmissioni sul piccolo schermo: «La conduzione al momento non m’interessa: preferisco dedicarmi alla musica, la mia prima vera passione» taglia corto, annunciando che a San Marino sarà accompagnata sul palco dal corpo di ballo Danza Joy Dance e dalla violinista Flavia Fazzi.
Giacomo «Jack» Merigo

Anche il collega 25enne cresciuto a Brescia vicino al quartiere del Carmine, non si presenta da solo alla kermesse del Titano, ma come membro di The Rumpled, folk rock band delle Dolomiti di cui è il frontman. Strano, ma vero. «Nell’estate del 2022 ero in vacanza nella trentina Val di Sole, dove peraltro ho intrapreso il mio primo progetto irish-folk – racconta Giacomo –: una sera ho sentito il gruppo e ne sono rimasto estasiato. Il caso ha voluto che incontrassi il cantante uscente, qualche mese più tardi al LattePiù: mi sono quindi proposto di sostituirlo, è andata bene e ora sono entusiasta per quello che arriva e che vogliamo vivere a nostro modo, divertendoci e divertendo».
Nel dettaglio, con «You get me so hight» gli «sgualciti» (questo il significato letterale del nome del sodalizio) assicurano di voler smuovere l’animo dei giurati. «Eurovision? È oggettivamente dura, ma non precludiamoci il sogno – afferma il giovane bresciano –: se non nel 2025, spero arrivi presto». In effetti il gruppo è già parecchio apprezzato a livello internazionale, specie all’estero: lo dimostrano i 12 milioni di streaming collezionati su Spotify nonché i consensi raccolti nelle tappe in Francia nel tour del 2023, in Inghilterra e Polonia nel 2024, e l’euforia con cui attendono le 15 tappe in programma da marzo di nuovo oltremanica e in Germania. Senza escludere un domani un’esibizione in provincia: «Magari!».
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