Musica

James Arthur porta al Vittoriale il suo amore «dolce amaro»

Enrico Danesi
È il titolo dell’ultimo disco, nell’originale «Bitter Sweet Love», dell’artista britannico ospite questa sera del festival Tener-a-mente
Il cantautore James Arthur - Foto di Edward Cooke
Il cantautore James Arthur - Foto di Edward Cooke
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Dalla Gran Bretagna, con amara… dolcezza. È sulle ali di un ossimoro sentimentale, quello che dà titolo al suo nuovo album, «Bitter Sweet Love» (ovvero «Amore Dolce Amaro»), che giunge per la prima volta al Vittoriale il cantautore inglese James Arthur: l’appuntamento è per stasera, alle 21.15, sul palco con vista sul lago tanto amato dal Vate (restano disponibili posti di platea non numerata a 43 euro, di gradinata non numerata a 52 euro e posti in piedi a 34 euro + prevendita; info sul sito).

Nato a Middlesbrough il 2 marzo 1988, Arthur – infanzia infelice e una difficoltà manifesta a gestire i primi momenti di successo, sconfinata in dipendenze varie, che sembra aver ormai archiviato – è divenuto celebre nel Regno Unito con la vittoria della nona edizione di «The X Factor UK»: sul Garda porta in dote una discografia che conta su cinque album in studio e un repertorio robusto, ancorato a contemporary r&b e soul, generi che la sua voce di notevole pulizia e profondità gli consentono di frequentare (insieme al pop) con buon profitto e tranquilla assiduità.

L’ultimo LP, «Bitter Sweet Love», è uscito lo scorso gennaio con la produzione di Steve Solomon, già co-autore della sua hit del 2016, «Say You Won’t Let Go», al cui mood l’artista britannico ha inteso riavvicinarsi: si tratta di una riflessione sull’amore in tutte le sue forme, che consta di tredici tracce e mescola momenti più energici – come quelli legati alla title-track o al tecno-pop di «Blindside» – con le malinconiche ballads in cui Arthur ha sempre dato il meglio di sé. L’artista ha illustrato in un’intervista alla Bbc la genesi del disco: «Per fare musica che possa davvero commuovere le persone devi creare quando hai l’urgenza di dire qualcosa. Quindi tendo ad andare in studio solo se mi sento pronto. Quando ho iniziato a scrivere questo album ero appena uscito da un tour e mi sentivo un po’ giù, avevo bisogno di impegnarmi: la circostanza ideale per entrare in studio e fare musica».

Tra le hit della casa vanno ricordate quantomeno «Impossible» (con la quale Arthur conquistò la prima piazza al già citato «The X Factor»), «Can I Be Him», «Sun Comes Up», «Naked», «Empty Space», «Falling Like The Stars» e «Lasting Lover» (tutte certificate platino), oltre a super hit quali «Diamond Single», «Black From Your Edge» (certificata disco d’oro in Italia, con tanto di vetta delle classifiche di vendita) e la già citata «Say You Won’t Let Go« (4 miliardi di streaming in tutto il mondo e 43 settimane in classifica in Gran Bretagna, raggiungendo il primo posto in oltre dieci paesi e ricevendo lo status multiplatino a livello globale). 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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