Il 25 maggio in Castello torna il «Link Festival»: Diss Gacha, Finesse e Isabo gli ospiti
Una location da urlo come quella del Castello di Brescia e una «connessione» vincente tra musica e giovani. Il risultato è «Link Festival», la festa degli studenti della città che quest’anno è arrivata alla sua 30ª edizione. Sabato 25 maggio, dalle 18 alle 2, centinaia di loro avranno l’opportunità di poter guardare dal vivo le performance di superospiti dal calibro di Diss Gacha, Finesse e Isabo, ma anche di giovani artisti locali. Tutti con il compito di animare e divertire gli spettatori, arrivati stremati dalle fatiche dell’anno scolastico, ormai prossimo alla conclusione.
Cos’è il Link Festival
Il «Link Festival» è un evento musicale che si pone come obiettivo quello di unire e «connettere» i ragazzi grazie alla musica, permettendo loro di vedere e vivere ciò che desiderano.
Il progetto è portato avanti da diversi studenti delle scuole superiori di Brescia. Da giovani e per giovani. Perché per il festival l’aiuto comune tra le nuove generazioni è fondamentale. «Ogni nostra scelta è volta a mettere i ragazzi al centro. Oltre a creare opportunità nel mondo della musica, anche tutta l’organizzazione dell’evento è stata curata da studenti» commenta Elena Castelletti, referente organizzativa dell’evento.
Inoltre, la realtà Link ha permesso negli ultimi 30 anni di generare e destinare oltre 100mila euro ad associazioni benefiche e realtà di persone bisognose.
Il programma di quest’anno
La kermesse, che si protrarrà fino alle 2 notte, è aperta a tutti e vedrà la lunghissima serie di musicisti alternarsi tra i 2 palchi a disposizione.
Se negli anni scorsi era toccato ad artisti dal calibro di Lazza, Ernia, Coez, i Club Dogo, Villabanks, Emis Killa a vestire il ruolo di «guest star», sabato toccherà a Diss Gacha e Finesse animare il pubblico. Il primo è un artista torinese, che nell’ultimo periodo sta conquistando la scena urban italiana. L’altro è un famoso produttore italiano, che vanta collaborazioni internazionali con Nicky Minaj, Bad Bunny ma anche Ghali e Sfera Ebbasta. Oltre a loro, ci sarà un djset di Isabo, giovane content creator famoso per le sue reazioni sul web alle canzoni del mondo rap e trap.
I giovani bresciani
Prima dei superospiti, si esibiranno una serie di musicisti scelti dal team organizzativo (Locker, Dayv e Ayo Mich) ma anche tre giovani artisti bresciani, vincitori del contest denominato «Link on stage». Evento che ha visto partecipare band e cantanti singoli, tutti uniti dall’essere studenti iscritti alle scuole superiori di Brescia o provincia. La giuria, che ha visionato e ascoltato tutti i video e i brani raccolti, il 17 maggio ha eletto ben 3 vincitori: Lancio, Bresk e Maneiro.
Lancio
Il primo artista è Mattia Lancini, in arte (abbreviativo del cognome) «Lancio», classe 2004 nato a Brescia nel quartiere di Urago Mella. La sua musica, prevalentemente pop, «cerca di rispecchiare, soprattutto nei testi, i problemi che hanno i giovani adulti» confida Mattia. «I miei riferimenti musicali? Ascolto molto Olly, che ha uno stile simile al mio. Ma mi piace anche Lazza».
Il ragazzo, che aveva vinto anche l’anno scorso il contest, salirà per la seconda volta sul palco del Castello: «Quest’anno ho partecipato per caso, non pensavo di poter vincere di nuovo. La canzone è piaciuta molto e uscirà quest’estate, assieme ad altri singoli. Non vedo l’ora di potermi esibire dal vivo, che è la cosa più bella per un artista. Sarò il primo, ma ho sicuramente meno ansia rispetto all’esperienza passata» confida il ragazzo.
Bresk
Secondo vincitore, che ha trionfato dopo aver tentato il contest anche l’anno scorso è Lorenzo Bresciani, nome all’anagrafe di «Bresk». Anche lui classe 2004, è originario di Cortina di Nave e ha un grande legame con la città grazie al calcio, sua altra passione.
«Ho iniziato con la musica alle medie spinto dalla gente che mi stava vicino e che credeva in me. L’arte mi permette di esprimermi al meglio» commenta Lorenzo, che predilige il genere del rap affrontato a 360° tra stile underground e canto melodico. «I miei idoli? Amo la vecchia guardia di Gué e Marra, ma anche i nuovi come Tedua».
Il ragazzo non si dice ansioso per sabato, dato che in questi anni ha già calcato diversi palchi tra città e provincia. «Quest’anno ho l’esame di maturità, poi ho in programma di continuare a inseguire il sogno della musica cercando di studiare canto e imparando a suonare uno strumento» conclude Bresk.
Maneiro
Per ultimo, ma solo in ordine di presentazioni, c’è Maneiro, nome d’arte di Yuri Palavicini, altro classe 2004. Il nome d’arte deriva dal suo paese di origine, il Brasile, e significa «cool, alla moda».
Yuri scrive e si produce le basi autonomamente dal 2017. Dal Sud America arrivano tante influenze del suo far musica, che oggigiorno stanno ispirando tanti artisti in tutto il Mondo: «Uso spesso sample della musica brasiliana degli anni 60. Credo che queste sonorità siano il futuro» commenta il ragazzo. Nonostante un genere poco identificabile, il ragazzo dice di «avere un’identità precisa, che prende ispirazione simile a quelle di Tha Supreme, Kanye West e Travis Scott». «Il mio obiettivo è quello di impressionare il pubblico con suoni sempre nuovi. Ho un ampio background dato che ho suonato e vinto concorsi con il violoncello».
Il giovane artista aveva già trionfato nell’edizione del 2022 del contest, esibendosi poi al Brixia Forum. «Quest’anno ho ancora più voglia di spaccare, sono super emozionato. Io e il mio dj, Maro, stiamo preparando ogni giorno il concerto. Vogliamo lasciare qualcosa di indelebile» conclude.
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