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Glen Hansard stasera al Vittoriale: un cantautore fuori dal tempo

Enrico Danesi
L’artista dublinese si muove in territori sonori piuttosto vari, dal rock al folk, passando per un cantautorato di marca più intima: sarà il protagonista del quarto appuntamento del festival «Tener-a-mente»
Il dublinese Glen Hansard - Foto Stepan Vanfle Teren © www.giornaledibrescia.it
Il dublinese Glen Hansard - Foto Stepan Vanfle Teren © www.giornaledibrescia.it
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È un grande ritorno, quello di Glen Hansard sotto il cielo del Vittoriale. Accadrà stasera, alle 21.15, quando il musicista, songwriter e compositore irlandese approderà nuovamente nell’anfiteatro caro al Vate, per il quarto appuntamento della 13ª stagione del festival «Tener-a-mente»: ci si avvicina al sold out, e infatti sono rimasti soltanto alcuni biglietti di gradinata non numerata (a 30 euro + diritti prevendita) e posti in piedi (a 26 euro + prevendita).

Era il 26 luglio 2019 quando l’artista artigliò il cuore degli spettatori da tutto esaurito confluiti a Gardone Riviera per ascoltare la sua musica fuori dal tempo, il suo canto ruvido e profondo. Fortemente voluto dalla direttrice Viola Costa, che lo aveva inseguito per anni, Hansard si rese protagonista di una performance vertiginosa, che entusiasmò appassionati e aficionados, e rappresenta uno dei vertici assoluti nella storia stessa del festival gardesano.

L’artista

Dublinese, classe 1970, con un’attitudine spettacolare e trascinante, che dal vivo richiama quella del suo straordinario concittadino Van Morrison e fa impazzire fan speciali quali Eddie Vedder dei Pearl Jam o Bruce Springsteen, Hansard è anche un volto conosciuto dai cinefili: ventenne, fu tra gli interpreti principali del bellissimo «The Commitments», adattamento che Alan Parker ricavò dall’omonimo romanzo di Roddy Doyle; e fu ancora lui, trentasettenne, a nobilitare un piccolo grande film quale «Once» di John Carney, con il quale vinse l’Oscar 2008 per la miglior canzone originale («Falling Slowly») insieme a Markéta Irglová, cantante e attrice ceca naturalizzata islandese, allora ventenne, che proprio grazie a quel lavoro si fece conoscere dal pubblico ingernazionale.

Sullo schermo, Hansard si è peraltro concesso ulteriori quanto sporadiche comparsate, pure in opere non necessariamente a carattere musicale, come la serie «Parenthood» ovvero pellicole tipo «The Last Man on Earth» di John Solomon e la recente «Cyrano» di Joe Wright. Non troppo prolifico sul versante discografico (da solista ha pubblicato 5 album e 5 ep), è stato anche candidato a due Grammy, un riconoscimento che però al momento manca nella sua bacheca.

Il concerto

In occasione del tour in corso, Hansard - che si muove in territori sonori piuttosto vari, dal rock al folk, passando per un cantautorato di marca più intima - presenta, oltre alle chicche del suo repertorio, i brani di «All That Was East Is West Of Me Now», album uscito lo scorso ottobre, a quattro anni dal precedente lavoro di studio; un periodo che egli ha trascorso impegnandosi in collaborazioni con artisti del calibro di Eddie Vedder e Cat Power, oltre ad esibirsi dal vivo con il suo storico gruppo The Frames, talvolta accettando pure il revival da Oscar con Markéta Irglová e la formazione The Swell Season.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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