Giorgia: «Nel brano di Blanco sonorità contemporanee e anni ’90»
«Quando ho ascoltato per la prima volta “La cura per me” ho sentito un’emozione rara, quella che mi colpisce solo davanti a brani che mi parlano profondamente. Questa canzone ha qualcosa di speciale, è come se racchiudesse in sé le due anime che mi definiscono: quella che sono e quella che vorrei essere».
A dirlo è la cantante Giorgia, che dopo la co-conduzione dello scorso anno salirà sul palco dell’Ariston in gara con «La cura per me», brano scritto da Blanco e Michelangelo.
Trent’anni dalla vittoria
Esattamente trent’anni fa vinse con «Come saprei», avvenimento che festeggerà con tre live: il 13 giugno alle Terme di Caracalla a Roma, il 25 luglio al Teatro Greco di Siracusa e il 16 settembre alla Reggia di Caserta. «C’erano Fiorello e Morandi in gara (il primo con “Finalmente tu”, ndr) e ancora chiedo scusa», dice. «Non era nei miei programmi partecipare quest’anno, ma questo è un pezzo che mi ha spinto a farlo. È un brano che parla di noi, del bisogno di guardarci dentro per trovare le risposte».
Diversi giornalisti e giornaliste che hanno ascoltato in anteprima la canzone il 20 gennaio hanno espresso apprezzamento. «Ne sono contenta», dice, «ma diciamocelo: i pronostici non ci azzeccano mai. E poi, come dico io, Sanremo lo devono vincere i pischelli o le pischelle. Per me l’importante è fare bene il mio lavoro, portare sul palco un brano che mi rappresenta e lasciare che sia la musica a parlare. Tutto il resto è un dono. Poi Sanremo ti fa bene anche quando non vinci. Però mi piacerebbe che “La cura per me” diventasse un classico».
«La cura per me»
A proposito di «La cura per me»: il brano è stato scritto da Blanco e Michelangelo con la collaborazione della stessa Giorgia, è prodotto da Michelangelo e rappresenta una riflessione intima e universale sulla ricerca interiore come antidoto al dolore.
«Spesso cerchiamo fuori di noi una cura per le nostre ferite, ma la verità è che dobbiamo trovare la forza dentro di noi. Questa è una lezione che ho imparato sulla mia pelle quando ho capito di avere un’idea sbagliata dell’amore forse legata a come sono cresciuta, alla mia generazione», spiega Giorgia. E come svela lei stessa, «nel lavoro di Blanco e Michelangelo ho trovato un equilibrio straordinario tra le sonorità contemporanee e quelle che richiamano gli anni ’90, che tanto mi appartengono», ammette.
Il tour
Dopo Sanremo, Giorgia sarà protagonista dei tre eventi live per festeggiare i trent’anni di «Come saprei», dopodiché in autunno partirà un tour nei principali palasport italiani. La tournée comincerà il 25 novembre a Jesolo. Seguiranno tappe a Bologna, Firenze, Torino, Milano, Padova e Bari.
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