Francesco, il sogno di Sanremo: «Grazie alla Rai assisto alla finale»

Cinque vincitori su quindicimila, e uno di loro è bresciano: il 16enne Francesco Dalla Bona, gardesano che frequenta il liceo artistico Novalis in città, è arrivato ieri in treno a Sanremo. Tutto pagato dalla Rai e tutto con un obiettivo: assistere alla serata finale del Festival della canzone italiana direttamente dall’Ariston. In prima fila. 

La madre, infatti, a gennaio l’ha iscritto al concorso «Un giovane abbonato in prima fila» dedicato ai nati tra il 1995 ed il 2008, indetto dalla Rai per dare la possibilità a cinque giovanissimi di vivere il Festivàl dall’interno. Dopo pochi giorni la telefonata: Francesco era stato estratto.

Il concorso

«Siamo arrivati ieri, venerdì, e ci stanno accompagnando a vedere tutto. Abbiamo anche l’hotel spesato, i trasporti… La Rai è organizzatissima. Ognuno di noi – siamo in cinque, ognuno con un accompagnatore – ha uno staff dedicato. Sono davvero bravissimi», sorride lui. 

«Lo scorso anno i vincitori erano quattro, ma la Rai ha voluto aumentare di uno per dare sempre più importanza agli abbonati, che non sono meri paganti», dice Annalisa Donà, la madre. È stata lei, come detto, a iscrivere Francesco al concorso perché desideravano da tempo assistere al Festival, ma i biglietti vengono venduti a carnet di cinque e sono comunque difficili da ottenere. «Quando in tivù ho letto in sovrimpressione il messaggio sul concorso guardando “Affari tuoi” ho pensato fosse una bella occasione, mai pensando che venisse estratto. Ci stiamo trovando benissimo: la dirigenza Rai ci tiene molto».

Francesco Dalla Bona con la mamma Annalisa Donà

Dall’Ariston alla finale

La giornata di sabato l’hanno quindi trascorsa in giro per Sanremo, visitando Casa Sanremo e poi l’Ariston. Galleria, foyer, Sala stampa, sartoria, palco… 

Francesco Dalla Bona fuori dall'Ariston

E in serata la finale in poltronissima, a due passi dagli artisti. «Ho finalmente la possibilità di assistere dal vivo. È da quando sono piccolo che ho questo sogno. Devo dire grazie a mia mamma che mi ha iscritto. È un’esperienza che auguro a tutti di fare nella vita. Essere qua è assurdo, già alle prove avevo la pelle d’oca».