Tra De Gregori e il Vittoriale si ripete l’incanto di grandi canzoni
Enrico Danesi
Microfono nella mano, con 23 brani ha riempito di bellezza e di poesia la lunga notte di Gardone Rivier al Tener-a-mente
Anni fa, all’esordio sotto il cielo del Vittoriale, pur avvezzo a mille battaglie e centinaia di location di rango, Francesco De Gregori indicò con un ampio gesto della mano le meraviglie circostanti e disse: «Questo è uno dei posti più belli che si possano trovare: invitateci più spesso». Viola Costa, la direttrice artistica di «Tener-a-mente», lo prese in parola e da allora lo chiama con frequenza: quasi sempre lui risponde presente, incantando un pubblico da sold out qualunque cosa attinga da
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