Fiorella Mannoia a Brescia «disobbediente: solo così l’umanità evolve»
Fiorella Mannoia «sinfonica», per deliziare ancora una volta il pubblico bresciano. La cantante romana, una delle migliori interpreti di sempre della canzone italiana, fa tappa questa sera al Dis_Play del Brixia Forum, portando in dote lo show già sperimentato in estate a suon di sold out, ovvero «Fiorella Sinfonica - Live con Orchestra», dov’è accompagnata dall’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura, diretta dal maestro Rocco De Bernardis (alle 21, in via Caprera 5, a Brescia; disponibili biglietti da 45 a 65 euro; info su www.cipiesse-bs.it).
L’organizzazione è del Cipiesse: d’altronde il titolare dell’agenzia rezzatese, Santo Bertocchi, è da sempre innamorato della voce di Mannoia e non perde occasione per ascoltarla, lui per primo.
Lo spettacolo
Sul versante sonoro, la veste sinfonica consente alla Mannoia di ripercorrere in scaletta i grandi successi del suo repertorio, declinandoli tuttavia con nuove sfumature. Ma non mancherà, per la prima volta eseguito dal vivo, il singolo «Disobbedire», title-track dell’album celebrativo dei 70 anni della cantante, uscito il 29 novembre: un inno alla libertà, che spinge a riflettere sul valore dell’indipendenza e dell’autenticità in un mondo che, al contrario, induce sovente a conformarsi.
In verità, tutto il disco - nove tracce in totale, tra inediti e non - muove apparentemente dal personale, per farsi racconto universale: «Sono stata adolescente negli anni Settanta - ha spiegato Fiorella in occasione della presentazione del disco - e li ritengo gli anni più belli del secolo scorso. C’era fermento nell’aria in tutto il mondo e in tutte le arti. Sono stati anni di conquista. Oggi, ancora freschi dei racconti di guerra dei nostri genitori, di guerre ne vediamo purtroppo altre così vicine a noi».
Il disco. Ecco allora «canzoni fatte di attualità e di mondo», con uno sguardo speciale al tema impresso nel titolo, rispetto al quale Mannoia prende decisamente posizione: «Se non ci fossero stati i disobbedienti - ha sottolineato - l’umanità non si sarebbe evoluta. La prima disobbediente è stata Eva, non a caso una donna. L’unico dovere che abbiamo è quello di obbedire alla nostra coscienza e quando lei ci dice che qualcosa è ingiusto, è un’imposizione o un decreto, abbiamo il diritto e il dovere di disobbedire».
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