Tozzi in piazza Loggia con l’orchestra saluta il mondo della musica
Umberto Tozzi con orchestra in Piazza Loggia per chiudere il Brescia Summer Music, la stagione cittadina dei live all’aperto, e mettere il sigillo (quantomeno dal vivo) a una carriera memorabile.
A meno di ripensamenti, «L’ultima Notte Rosa – The Final Tour» (che si prolungherà nel 2025, con numerose date all’estero) è infatti il giro d’addio, e l’appuntamento di stasera sarà l’ultimo del cantautore sotto l’egida della Leonessa (alle 21, disponibili pochi biglietti in ogni ordine di posto, da 30 a 60 euro, acquistabili in cassa).
Già, perché Tozzi, a 72 anni, ha deciso di smettere con i concerti: «Ho passato due anni difficili per motivi di salute – ha dichiarato prima di iniziare la tournée – e a un certo punto ho avuto paura di non poter più salire sul palco. Ma ho superato quel periodo e sono tornato. Non c’è una data di scadenza precisa per un tour che toccherà quattro o cinque continenti, ma non cambierò idea: questo è il mio programma e il mio progetto. Sono grato a coloro che mi seguono nel mondo, e sono felice di andarli a ritrovare ancora una volta tutti».
Il bilancio
Poi ha tracciato un bilancio della sua vita professionale: «So di essere stato un privilegiato, la mia carriera è stata lunga e la mia musica si è allargata a generazioni che non avrei mai immaginato. Pensare che tutto questo finisca fa effetto, ma c’è un momento per tutto». Quindi, un pensiero per cantanti e musicisti che si affacciano ora alla ribalta: «La situazione dell’industria discografica è più pressante degli anni in cui ho cominciato, perché ci sono esigenze di mercato diverse; ma i ragazzi sono molto più preparati, vanno in televisione, sanno parlare. Noi non eravamo così sicuri di noi stessi, loro salgono dalla strada a Sanremo con una disinvoltura che io non avevo. Il mio consiglio è di continuare a sognare per superare gli ostacoli della vita».
Il tour e le hit
Entrando nel mood de «L’ultima Notte Rosa», l’artista torinese ha spiegato: «Ho pensato di realizzare più di un sogno con questo tour, e il primo è stato quello di fare dei concerti con una big orchestra, composta da 21 elementi. Questo per far sì che la mia musica, che io ritengo sinfonica, acquisti ulteriore valore nei live. Quando vado sul palco voglio divertirmi e la presenza dell’orchestra mi farà divertire ancor più, dandomi per ogni canzone un’emozione diversa».
Infine, un richiamo ai gravi problemi di salute superati dopo mesi di cure: «La malattia (un tumore alla vescica, ndr) mi ha fatto riscoprire una persona migliore. Non lo so perché succeda, ma è qualcosa di meraviglioso, non bisogna perdere mai la speranza di migliorare».
In una scaletta che apre con Notte Rosa e finisce (ovviamente) in Gloria, ci saranno tutte le hit di una carriera che cominciò da chitarrista a supporto di vari performer (e contestualmente da autore, sempre a beneficio altrui), prima che Tozzi vincesse la propria ritrosia a cantare, diventando nel corso del tempo un personaggio da oltre 80 milioni di dischi venduti, sulle ali di brani come Ti amo (forse la canzone del cuore), Io camminerò, Donna amante mia, Qualcosa qualcuno, Io muoio di te, Tu, Stella stai, Si può dare di più, Gente di mare, oltre appunto a Gloria, oggetto anche di leggendarie cover americane.
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