«Anche l’IA per immaginare Nuovi Mondi in musica»

È insieme diario dell’anima e mappa geografica, storia d’amore e visione futuribile, il concerto di sabato 29 marzo, alle 20.45, all’Auditorium San Barnaba in corso Magenta 44, a Brescia, con l’Orchestra di Fiati di Valle Camonica e il violoncello solista di Stefano Blanc, diretti da Denis Salvini.
Lo spettacolo, intitolato «Nuovi mondi», è dedicato a Puccini e a Dvoràk in due riletture contemporanee: «Casanova», Concerto per violoncello e Wind Orchestra di Johan de Meij; e Sinfonia n. 9 «Dal Nuovo Mondo» di Antonìn Dvoràk (nella libera trascrizione di Marc Koninkx). Sarà uno spettacolo per la mente, la vista e l’udito: a ritmo di musica l’intelligenza artificiale proietterà in tempo reale video e immagini generate dai brani in esecuzione.
La serata nasce dall’iniziativa dell’Associazione Saveriocrea onlus, del Rotary Brescia Est, di Raricomefranci, progetto dei genitori del piccolo Francesco Tedoldi, bambino morto giovanissimo a causa di una malattia genetica rara diagnosticata quando aveva solo pochi mesi di vita.
Undici anni vissuti attaccato a macchinari necessari per respirare e per mangiare, senza riuscire a parlare e a camminare, eppure bimbo capace di ripagare chi lo amava con il dono della sua presenza.
Ulteriori informazioni e prenotazioni per la serata al numero: 030-0944753 o all’indirizzo email prenotazionievento@saveriocreaonlus.it; il ricavato della serata sarà devoluto al progetto Raricomefranci.
«Partiamo per un viaggio articolato tra impegno filantropico e passione civile, sfide ambientali e ricreazioni sonore - spiega il direttore Denis Salvini -. Sono “nuovi mondi” gli sconfinati fondali urbani e naturali apparsi agli occhi di Dvoràk nel 1892 durante la sua permanenza a New York (insieme alle inaudite melodie da lui scoperte durante quella docenza americana); oppure gli originali orizzonti acustici tratteggiati dalla riscrittura della Sinfonia n. 9 per gli sgargianti colori di un nutrito ensemble di fiati; o gli sguardi fantastici sul pianeta Terra creati a sorpresa dall’IA, inferno o paradiso in base a come vivremo il presente».

Maestro Salvini, quali inediti paesaggi vedremo proiettati alle spalle dei musicisti?
Il primo tempo della Nona di Dvoràk si lega a temi di attualità come guerre, inquinamento, degrado; il Largo è il sogno di un ragazzo che immagina un roseo domani, ispirato alle animazioni di Miyazaki; lo Scherzo materializza scenari apocalittici, in un desolato bianco e nero; il Finale rilancia e punta sulle scelte di responsabilità che ci attendono: il futuro dipende dai nostri gesti odierni.
In cosa consiste il riferimento a Giacomo Puccini?
Nel suo recente concerto per violoncello, il maestro olandese Johan de Meij ha messo in luce le affinità esistenti fra Casanova - avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, diplomatico, scienziato, filosofo, agente segreto -, e il celebre compositore di Lucca, anche lui costantemente avviluppato in tematiche amorose e passionali, in un ardente miscuglio di intrighi, affetti e tradimenti: le stesse tematiche care al libertino veneziano, come emerge dai suoi volumi di memorie. E mi stupisco che Puccini non abbia mai scritto un’opera su Casanova.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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