Musica

Cek Franceschetti fa l’americano: «Mr. Red» esplora i confini del blues

Enrico Danesi
Dedicato a Louisiana Red, il nuovo lavoro del bluesman sebino è in collaborazione con gli Stompers
Accanto a Cek Franceschetti anche Luca Manenti, Andrea Corvaglia, Pietro Gozzini e Federica Zanotti
Accanto a Cek Franceschetti anche Luca Manenti, Andrea Corvaglia, Pietro Gozzini e Federica Zanotti
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Il bluesman sebino Cek Franceschetti sta per lanciare un nuovo disco, in cui fa (bene) l’americano.

«Mr. Red», album atteso per il 28 giugno, è d’altronde dedicato alla memoria di un grande artista statunitense, con cui Franceschetti ha collaborato in principio di anni Duemila, Louisiana Red (al secolo Iverson Minter, 1932- 2012); ma, soprattutto, viene pubblicato con un’ etichetta made in Usa, la Gulf Coast Records, che ha in listino personaggi del calibro di Popa Chubby, Blood Brothers e Mike Zito.

Nella nuova avventura, in studio come sul palco, Cek (voce e chitarra resofonica) è accompagnato dalla sua band, gli Stompers, la cui line-up integra Luca Manenti (chitarra elettrica, mandolino), Andrea Corvaglia (armonica, voce), Pietro «Peg» Gozzini (contrabbasso, voce), Federica Zanotti (percussioni, voce).

La svolta

Sebbene fedele a un sound da radici del blues, che lo ha contraddistinto in molti anni di carriera e di concerti live, con «Mr. Red» Franceschetti si concede una parziale svolta, imboccando una strada fatta di ricerca e sperimentazione, esplorando anche territori musicali di confine, non disdegnando folk, rock e r&b: nelle 12 tracce del disco ci sono infatti molte sfumature, nonostante che dieci di esse siano originali composti da lui stesso, una («Please Me») sia opera dell’amica Lalla Domeneghini (songwriter camuna che ha contribuito in maniera decisiva al lavoro, con l’apporto creativo in fase di scrittura), che ci trovi poi posto una cover di «Thirtheen Days» di J.J. Cale.

Cek medesimo ci ha guidati a una rapida disamina del nuovo (ambizioso) corso: «Negli ultimi dischi avevo fatto tutto da solo, anche per la produzione. Stavolta ho potuto contare sul contributo straordinario di Luca Manenti, in tutte le fasi del progetto: abbiamo lavorato sodo per un anno e abbiamo poi avuto la fortuna della proposta americana. Per certo ne è derivata una notevole energia e, anche grazie alla band, ho ritrovato freschezza, un respiro più ampio del consueto».

Una vita in blues

Franceschetti sottolinea quindi il ruolo di Lalla Domeneghini: «Ci conosciamo fin da bambini, è stata determinante per gli spunti riguardo ai testi. Fatico sempre a far scoccare la scintilla creativa, mentre a lei viene naturale: mi dava un’idea e io la svolgevo. Mi ha inoltre fatto il regalo di una canzone meravigliosa, che io e gli Stompers abbiamo amato da subito». Chiosa finale con dichiarazione d’amore per il blues: «Faccio mia una frase di Louisiana Red per dire che il blues è più di uno stile di vita, è la mia stessa vita».

L’esordio live di stagione per Cek & the Stompers sarà il 4 luglio nel Biellese, ma sabato 6 luglio è previsto un release party bresciano di «Mr. Red», che sarà ospitato al Castello di Soiano, con l’organizzazione della Slang Music di Giancarlo Trenti. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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