Musica

Bs Nord: «La nostra trap nasce nella (bella) periferia»

Il trio bresciano ha fatto centro con il primo album «Simonia»
Il trio Bs Nord - © www.giornaledibrescia.it
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C’è chi non si arrende all’idea che fare trap debba inevitabilmente portare nella trappola di una prosa stereotipata. E lo fa affermando che «la lingua italiana offre un’infinità di soluzioni per dire le cose in modo creativo».

Sono i ragazzi - tutti ventiquattrenni - del trio Bs Nord, che lo scorso 21 marzo ha pubblicato il primo album, intitolato «Simonia» e completamente autoprodotto.

L’omaggio alla città dal Civile in su

Il nome del progetto è un omaggio alla zona settentrionale della città (dal Civile in su, compreso in realtà pure l’hinterland), che è casa loro. E due dei loro soprannomi sono in trancorio, slang nato decenni fa a proprio Brescia Nord (e non altrove). Rocco Nicolai, da Collebeato, in arte è Corro Beverly. Guido Viscardi, aka Kazama, abita a Concesio. «Cosse» (perché da piccolo era molto magro, secco) all’anagrafe è Leonardo Ventura, e vive in città. La simonia è la compravendita di cariche ecclesiastiche. Nella «Divina Commedia» Dante pose i simoniaci fra i dannati nella terza bolgia dell’ottavo cerchio degli inferi.

Architettura religiosa

«È la nostra metafora per raccontare un presente - ragiona Corro - in cui molte persone pensano di poter acquistare qualsiasi cosa». I Bs Nord hanno una fascinazione per l’architettura religiosa e posseggono - dalle sonorità con tanto di organi di chiesa all’immaginario, passando per l’estetica - un’attitudine gotica. «Veniamo dal rap vecchio stile - prosegue Beverly -. Ci hanno influenzato Truce Clan e Club Dogo. Poi, naturalmente, è arrivata l’ondata della trap 2016. Qualcuno, oggi, ci paragona alla Dark Polo Gang».

Trap sì, ma...

I Bs Nord hanno registrato «Simonia», prodotto da Mattia «Goon» Bressana, di Barbariga, alla Macina Sonora di Montichiari. Al di là dei testi a volte «da pugno nello stomaco» - tipici del genere - hanno inventiva e freschezza. Dalla loro c’è pure un’immagine d’impatto, particolarmente ben curata da un nutrito team. Giovanni Zanotto è direttore artistico dell’intero progetto, Filippo Andronaco e Alessio Mariano sono i videomaker che li hanno seguiti. «Trap, sì, ma a modo nostro - prosegue Corro -. Molti artisti della nostra scena vedono la periferia come una condanna. Brescia Nord può sembrare semplice e spoglia, ma noi la amiamo. Trovi persone di ogni tipo, e in quattro passi sei in collina. Ci piacerebbe uscire dalla nostra città e incontrare un grande pubblico, ma l’obiettivo resterebbe sempre quello di tornare qui da vincitori. Far sì che il nostro successo sia nel nome di tutti, e magari anche uno stimolo per tanti a dare il meglio». Sabato 29 giugno si esibiranno dal vivo al Centro sportivo di Collebeato, all’interno di una festa con scopi benefici.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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