Banda Osiris e Pievani: «A Brescia il nostro show sulla biodiversità»
Scienza e musica, risate e divulgazione, il dito che indica un futuro preoccupante insieme a un largo sorriso, per ammonire dell’imminente sciagura con divertimento e ironia. Perché a tutto c’è rimedio. Forse.
Lo spettacolo
«Lo spettacolo parte da un rapporto dell’Onu: nei prossimi dieci anni la perdita della biodiversità e il collasso dell’ecosistema minacceranno la sopravvivenza dell’umanità» ci spiega Giancarlo Macrì, che venerdì 27 settembre alle 21 si esibirà all’Auditorium San Barnaba con la sua Banda Osiris. In «Allegro Bestiale» il quartetto musical-comico completato da Alessandro Berti, Gian Luigi Carlone e Roberto Carlone, seguirà il filosofo della biologia ed evoluzionista Telmo Pievani in un percorso alla scoperta della ricchissima biodiversità italiana, autentico tesoro da salvaguardare.
«Il nostro compito sarà quello di raccogliere campioni, osservare, conservare e conoscere, perché l’Italia è tra i più importanti serbatoi di ecosistemi e biodiversità in Europa. Ci sarà posto per la natura bresciana ma anche per qualche esemplare di fantasia come i nani da giardino, l’orba assassina o l’armabrillo che abita nei pressi delle osterie, il tutto accompagnato da moltissima musica. Telmo elencherà i principali rischi da affrontare: deforestazione, cambiamenti climatici, inquinamento e specie invasive come il granchio blu. Ci sono già state cinque estinzioni di massa, l’umanità potrebbe scomparire allo stesso modo. Il messaggio è ironico, la situazione è grave».
LeXGiornate 2024
Lo spettacolo fa parte della programmazione de LeXGiornate, festival organizzato dalla Fondazione Soldano con la direzione artistica del maestro Daniele Alberti, che si terrà dal 19 al 28 settembre.
Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.fondazionesoldano.com; i biglietti sono già acquistabili attraverso il circuito Vivaticket e da lunedì 2 settembre alla biglietteria della Fondazione Soldano, in via Zanelli 12 a Brescia. Il prezzo d’ingresso per «Allegro bestiale» è di 27,50 euro.
Giancarlo Macrì, si può fermare la catastrofe?
Telmo è molto ottimista, siamo sempre stati «sull'orlo di...» e ce la siamo cavata. Il baratro però è vicinissimo e molto profondo, bisogna mettersi d’impegno. Partendo dalle tre parole chiave di Telmo, noi creiamo un ballo di gruppo: «Osservo, conservo e riparo e il futuro sarà meno amaro». Lui, sconsolato, pensa a un’onorata carriera rovinata così.
Parlando di musica, cosa suonerete?
Moltissimi brani: il famoso «L’Arca di Noè» di Sergio Endrigo, un pezzo di elettronica realizzato con i suoni dei lettori di codici a barre, utilizzati al supermercato ma anche per riconoscere le sequenze del Dna, due canzoni di Battiato tra cui la nostra rilettura «Stato di vulnerabilità permanente», sulla normalità problematica a cui dovremo adattarci. Nel lungo pezzo finale descriviamo una ventina di animali con delle melodie o rappresentandoli con gli strumenti.
Lo spettacolo traccia un parallelo tra natura e società in Italia. Quale immagine del nostro paese ne emerge?
Il popolo si imbufalisce quando ha la cantina allagata per un fiume non arginato, si allarma quando c'è un cataclisma vicino, ma il giorno dopo se ne scorda.
Dal punto di vista politico poi siamo un paese strano, una delle poche nazioni che non firma le iniziative europee per la rivoluzione verde, ma che allo stesso tempo inserisce nella Costituzione la tutela degli ecosistemi. Scriverlo è una cosa semplice, ora bisogna dare significato alle belle parole.
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