Musica

50 anni di Ctb, Cristicchi e Amara «strumenti» del maestro Battiato

Enrico Danesi
Questa sera in piazza Loggia il concerto gratuito «Torneremo ancora» celebra l’arte sacra espressa nelle note del visionario musicista siciliano
Amara e Simone Cristicchi - Foto/Giorgio Amendola
Amara e Simone Cristicchi - Foto/Giorgio Amendola
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Cinquant’anni di Ctb (Centro Teatrale Bresciano), celebrati nel cuore pulsante della città attraverso uno spettacolo che promette di artigliare l’anima. Si tratta di «Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato», con Simone Cristicchi e Amara: il live, in programma stasera alle 21, in Piazza Loggia a Brescia (gratuito, ma con prenotazione obbligatoria su Vivaticket), è sold out; ma per eventuali disponibilità dell’ultimo momento è consigliabile una visita al sito www.centroteatralebresciano.it.

Il messaggio spirituale

Ispirato al repertorio mistico di Franco Battiato, il concerto vede Amara (Erika Mineo, all’anagrafe di Prato) e Cristicchi (artista romano di mirabile eclettismo, che il pubblico bresciano ha imparato ad apprezzare in diverse vesti, anche in virtù della fertile collaborazione proprio con il Ctb) rendersi interpreti del messaggio spirituale che ha pervaso l’inestimabile produzione del cantautore e compositore siciliano, capace come pochi altri «di cucire terra e cielo».

Dalla preghiera universale «L’ombra della Luce» all’afflato taumaturgico di «La cura», da «E ti vengo a cercare» a «Torneremo ancora», con quest’ultima creazione di Battiato che è stata scelta anche quale titolo del concerto: sono alcuni dei brani che i due performer portano sul palco, alternandoli con letture che hanno personalmente curato, attingendo da pensatori cari a Battiato, come Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e Guidalberto Bormolini. Gli speciali arrangiamenti dei pezzi sono opera di Valter Sivilotti, che siederà al pianoforte curando pure la direzione musicale, affiancato dai solisti dell’Accademia Naonis di Pordenone (Lucia Clonfero al violino, Igor Dario alla viola, Alan Dario al violoncello, U.T. Gandhi alle percussioni e il soprano Franca Drioli).

Cristicchi e Battiato

Presentandoci un «viaggio musicale alla ricerca dell’essenza nella confusione della modernità», Simone Cristicchi ha ricordato di aver conosciuto Battiato all’indomani della sua vittoria sanremese, nel 2007 (con la canzone «Ti regalerò una rosa»): «Volle conoscermi, mi invitò nella sua casa di Milo e io non potei che essere affascinato da un uomo notevole, di grande gentilezza. Fu il primo di alcuni incontri sempre positivi».

Quindi ha tratteggiato a grandi linee la struttura del concerto: «Al centro c’è la presenza del grande maestro, mentre io ed Amara ci troviamo ai due lati del palco e, da interpreti, siamo soltanto lo strumento di quella che è la sua arte. Il pubblico riconosce che non siamo di fronte a un concerto normale, ma a una vera e propria rievocazione, un rituale collettivo, quasi una celebrazione liturgica, in cui si crea un’atmosfera particolare. Perché Battiato è strettamente legato al tema del sacro, dello spirito e di tutto ciò che è invisibile, e che viene reso manifesto dalla sua musica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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