Cultura

Morrissey litiga con la Polizia italiana e annulla 7 concerti

L'ex cantante degli Smiths: «Con gli psicopatici che sono a piede libero non è sicuro per me stare in Italia»
Morrissey
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Musicalmente parlando è un gigante. Secondo alcuni - forse non a torto - è il più grande di sempre. Ma stavolta l’ha combinata grossa. L’auto sulla quale viaggiava Morrissey, dopo aver percorso una traversa contromano, è piombata a tutta velocità in via del Corso, a Roma, affollata di persone per lo shopping dei saldi, facendo scattare il dispositivo antiterrorismo.

A bordo della macchina, oltre al conducente, c’era appunto l’ex cantante degli Smiths. Ad intervenire, i poliziotti in motocicletta, le «Nibbio» del reparto volanti, in servizio nel centro storico per gli ormai consueti pattugliamenti antiterrorismo. Gli agenti non hanno esitato a fermare l’auto e ad identificare le due persone a bordo. Dopo le prime verifiche, i poliziotti hanno effettuato il verbale all’autista, che ha ammesso le proprie responsabilità. L’altra persona a bordo, Morrissey, invece, avrebbe insistito nel dire di non avere l’obbligo di declinare le proprie generalità né di dover esibire i documenti in quanto non aveva commesso alcun reato, probabilmente stupito dal fatto di non essere stato peraltro riconosciuto.

«Dopo varie insistenze gli agenti, che parlavano inglese, consentivano per ben due volte alla persona di effettuare telefonate in albergo e, facendosi passare l’interlocutore, apprendevano l’identità dell’uomo potendo effettuare ulteriori accertamenti anche in assenza di documenti - ha sottolineato la Questura -. Durante il controllo l’artista, infastidito, scattava delle foto al poliziotto minacciandolo: "Lei diverrà famoso"».

L’episodio non è insomma affatto piaciuto al controverso cantante che, da par suo, non ha fatto attendere la «vendetta»: Morrissey ha annullato sette concerti che stava organizzando in Italia per settembre. Lo riporta Rolling Stone America, riferendo dichiarazioni del nipote del cantante, il fotografo Sam Esty Rayner. «Con gli psicopatici che sono a piede libero non è sicuro per me stare in Italia», avrebbe chiosato l’ex Smiths. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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