Mita, apre al pubblico la mostra «1543. Il Matrimonio del Secolo»
Brescia torna indietro nel tempo, al cuore del Rinascimento, con una mostra che celebra l’unione tra Girolamo Martinengo di Padernello ed Eleonora Gonzaga di Sabbioneta. Curata da Giovanni Valagussa, «1543. Il Matrimonio del Secolo», aprirà le sue porte il 22 marzo al Centro Culturale Mita, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, e rimarrà visitabile fino al 4 maggio 2025.
La mostra
L’esposizione avrà come protagonisti opere, tappeti e arazzi commissionati dai grandi artisti dell’epoca. Capolavori di Moretto, Romanino, Georg Pencz e Giovan Battista Moroni testimoniano l’intensità e il protagonismo della città nel Rinascimento bresciano.
Tra i pezzi forti della mostra, i tappeti che compaiono nei dipinti di Moretto dedicati agli sposi e la riproduzione della Sala delle Dame di Palazzo Martinengo della Fabbrica, con gli affreschi che riproducono i tappeti damaschini e mamelucchi esposti al Mita.
Un’attenzione particolare è dedicata a Romanino, presente con l’opera «Il Buon Samaritano» e due dei sei arazzi realizzati per le nozze. Tra questi, «Marte e Venere con Cupido», recentemente acquisito dalla Fondazione Tassara e restituito alla città.
Accordo
Fondazione Brescia Musei e Fondazione Tassara sigleranno nel 2025 un accordo di comodato per accogliere in Pinacoteca Tosio Martinengo i due arazzi di Romanino, confermando l’impegno filantropico nella valorizzazione del patrimonio culturale cittadino.
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