Minacce al Social Club, salta (ancora) Bello Figo
I titolari del Social Club, locale di Brescia hanno ricevuto minacce di morte dopo la decisione di ospitare sabato 16 settembre Bello Figo, il rapper di Parma e di origine ghanese che canta in difesa degli immigrati.
L'artista continua ad essere preso di mira in occasione delle sue esibizioni, insieme ai gestori dei locali che lo ospitano. Gli organizzatori della serata di sabato stanno così valutando la possibilità di annullare l'appuntamento. Già un anno fa, ad esempio, un altro locale, Latteria Molloy, aveva cancellato il concerto di Bello Figo dopo le minacce subite dai gestori del locale.
«Il concerto è in via di cancellazione - afferma Alessandro Faidiga, titolare della Movement Srl che gestisce il Social Club -. Alle 17 è in programma un incontro con la Polizia», ma con ogni probabilità il controverso rapper Bello Figo non sarà la guest star della serata «Stracasino - Le forze del disordine», in programma a Brescia sabato 16 settembre nel locale di via Ziziola. La serata, comunque, avrà luogo. Senza, però, l'ospite speciale.
«Vi distruggiamo il locale». C'è anche questa tra le minacce ricevute dal Social Club in seguito all’annuncio del live di Bello Figo.
Nei giorni scorsi Comunità Militante, una pagina Facebook che fa riferimento a gruppo di destra come Brescia ai bresciani, aveva organizzato per sabato 16 un aperitivo di benvenuto a Bello Figo. «Accorrete tutti all’aperitivo più esclusivo che la città di Brescia in preda al degrado può offrirvi. Venite per dare il giusto benvenuto ad un "artista" dalle grandi doti canore che deride la Nazione e i Cittadini che lo ospitano».
Ancora una volta il clima attorno al rapper che si prende gioco, tra le altre cose, degli stereotipi su profughi e immigrati in genere si è fatto troppo pesante.
Al momento sarebbe da comprendere la vera entità delle minacce e, soprattutto, quante persone potrebbero muoversi per guastare la festa. Ma l'assenza di Bello Figo è ormai praticamente certa.
«Ci sono 34 italiani che resteranno a casa quella sera, in cui il personale per la festa sarà per forza di cosa ridotto - affermano con dispiacere dal Social Club -. Gli italiani così danneggiano gli italiani e fanno perdere del lavoro ad un’azienda bresciana ed ai suoi dipendenti. Dovremo tagliare di netto il personale e rimborsare prevendite e prenotazioni».
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