Scienza, paradossi e fake news: Polidoro ha affascinato il Grande
Sono quasi 800 gli studenti delle superiori di città e provincia che hanno affollato il Grande per ascoltare Massimo Polidoro, noto scrittore e divulgatore, all’interno del ciclo #nonsoloscienza, voluto da Fondazione Comunità Bresciana e Fondazione Teatro Grande, con il supporto quest’anno anche di Fondazione Alessandra Bono.
La scienza per Polidoro
A colpire è l’attenzione totale con cui seguono il suo ragionare: Polidoro è abilissimo a coinvolgerli fin dalle prime battute in un viaggio tra paradossi e trabocchetti, che dimostra ben presto come, davanti a tutto ciò che pare strano e inspiegabile, come magia o fenomeni paranormali, i nostri sensi e il cervello ci spingano a volte in errore. Mentre la scienza, pur con i suoi limiti, è in grado di trovare le prove che ci permettono di non farci ingannare.
Un percorso quello proposto da Massimo Polidoro che è partito da una frase di Einstein – «La più bella esperienza che possiamo fare è incontrare il mistero, emozione che è culla dell’arte e della vera scienza» – per poi narrare la sua vicenda personale, da adolescente pieno di domande di fronte a misteri e credenze, che in maniera intraprendente riesce a conoscere il giornalista scientifico Piero Angela e James Randi, illusionista e prestigiatore dedicatosi a investigare pseudoscienze e occulto, per poi arrivare a spiegare come, attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla scienza, si può arrivare a capire anche le cose che paiono più strane, perché essi puntano non sull’autorità di chi afferma una teoria, ma sulle prove che la dimostrano o meno.
Un metodo contro le fake news
Un metodo di ragionamento questo, sottolinea Polidoro in una nostra intervista, che funziona anche davanti alle cosiddette fake news: le «bufale», afferma, sono costruite per fare leva istantaneamente sulle emozioni, e quando esse si accendono le capacità critiche si offuscano.
Quando dunque si è di fronte a una notizia improbabile che ci colpisce, suggerisce Polidoro, deve nascere il sospetto che
qualcuno potrebbe volerci manipolare. Bisogna dunque fermarsi e cercare altre fonti, a conferma o smentita.Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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