Marlene Kuntz, la storia in una sera
“Teso ed energico, lirico e sensuale”. Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz in concerto alla Festa di Radio Onda d’Urto, aveva anticipato così le atmosfere del live. E mantiene la promessa, che non rimane offesa neppure dall’estemporanea pioggia che bagna qualche canzone (“Sono gocce, queste?”, chiede quasi stupito il frontman).
Nonostante la tournée sia la prosecuzione estiva del “Ricoveri virtuali e sexy solitudini Tour”, il disco uscito a novembre scorso, il concerto di via Serenissima non si può certo definire una promozionale dell’album, quanto più una summa dell’opera marlenica, che scava indietro ai suoi albori (“Sonica”, “Ape Regina”, “Retrattile”), ai grandi successi – “La canzone che scrivo per te”, “Musa”, “Nuotando nell’aria” – sfiorando il lirismo che da sempre contraddistingue la band cuneese, di cui sono carichi brani come “Notte”, “Cara è la fine”, “Due Sogni”.
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