Cultura

Magia al Nuovo Eden, sorrisi dietro le mascherine

Spettatori emozionati alla riapertura del cinema. Karadjov: «Grossa novità in estate»
NUOVO EDEN, SI TORNA IN SALA
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Sullo schermo le regole igieniche, sui visi le mascherine, sulle poltrone (una sì e una no) gli affezionati spettatori che, finalmente, ieri sera sono potuti tornare al cinema Nuovo Eden: la zona gialla ha permesso la riapertura e il primo film andato in scena è stato «Cure a domicilio» di Slávek Horák, a cui seguirà questa sera alle 20 «Cuban dancer» di Roberto Salinas, documentario in occasione della Giornata della Danza. I

Il clima, ieri sera, era leggero e lieto, con i sorrisi intuibili dietro alle mascherine. Camillo, ad esempio, ci ha raccontato di avere acquistato i biglietti immediatamente all’apertura della cassa online, cliccando forsennato e impaziente. Altrettanto soddisfatto è Andrea, «il più fedele spettatore del Nuovo Eden», come lo definiscono gli addetti ai lavori. «Mi chiamano anche “Q1”», ride, riferendosi al «suo» posto in poltrona. Andrea, come probabilmente gli altri cinquanta spettatori che dalla città e dalla provincia hanno varcato per primi la soglia del Nuovo Eden dopo i mesi di chiusura, si dice «innamorato dell’Eden, dell’ambiente, dell’aria che si respira».

E il cinema in Castello, che accadrà quest’estate? A svelare qualcosa è Stefano Karadjov, direttore artistico di Fondazione Brescia Musei (che gestisce la sala), che introducendo il film con Fabio Mingardi, consulente alla programmazione, ha annunciato che il cartellone estivo è in partenza con una grossa novità (quale sia, non è ancora dato sapere). «La felicità di questa riapertura è grande - ci ha detto prima di entrare -. In questi sei mesi tuttavia non siamo stati fermi: abbiamo programmato il cinema sia a livello di progettazione, sia in senso infrastrutturale, intendendo il Nuovo Eden come una art house».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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