Cultura

Lucio Dalla, l'addio nel giorno del compleanno

Folla e commozione per i funerali in S. Petronio. Bologna si ferma per salutare un personaggio amatissimo.
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Quando padre Bernardo Boschi, il francescano amico e confessore di Dalla, ha iniziato l’omelia con un «Buon compleanno Lucio», in San Petronio è partito un applauso forse ancora più lungo di quello che, poco prima, aveva accolto il feretro nella Basilica, dopo i rintocchi a lutto della campana.

Il padre spirituale del cantautore ha voluto sottolineare che «Lucio trasmetteva serenità e gioia: l’eredità che ci lascia è proprio questa, l’insostenibile leggerezza dell’essere». Tutto questo mentre un maxischermo proponeva le immagini dell’interno della chiesa anche in una piazza Maggiore stracolma di gente.

La cerimonia funebre di Dalla - domenica, nel giorno in cui avrebbe compiuto 69 anni - è stata celebrata da mons. Gabriele Cavina, provicario generale dell’Arcidiocesi. «Anche la Basilica di San Petronio - ha detto - è piccola, per contenere l’affetto dei bolognesi per Lucio Dalla, che domenica scorsa era proprio qui per la Messa mentre oggi, invece, siamo qui per lui. Parafrasando una frase dello stesso Lucio - ha proseguito mons. Cavina - si apre il secondo tempo della sua vita».

Nella parte finale della cerimonia vi è stato un commovente ricordo affidato alla persona più vicina a Dalla, il giovane Marco Alemanno, che ha letto il testo della canzone «Le rondini», per poi chiudere, senza riuscire a trattenere le lacrime, con parole che hanno strappato un grandissimo applauso: «Oggi, insieme a voi, posso dirgli grazie».

Moltissimi i personaggi dello spettacolo presenti: Gianni Morandi, Luciano Ligabue, Renzo Arbore, Roberto Vecchioni, Samuele Bersani, Eros Ramazzotti, Renato Zero, Gigi D’Alessio, i Pooh, Jovanotti (che in serata ha poi ricordato l’artista durante l’ultimo concerto italiano dell’«Ora tour 2012» all’Arena di Casalecchio di Reno, alle porte del capoluogo emiliano) ed altri ancora. Vasco Rossi ha scelto di inviare una corona di fiori gialli con la scritta «Ciao Lucio!».

Intorno alle 16 il feretro ha lasciato San Petronio per l’ultimo applauso di piazza Maggiore e il viaggio - ch’è stato allungato con un giro sui colli bolognesi - verso il cimitero della Certosa, dove il cantautore è stato tumulato in una tomba a muro al piano superiore del campo 71, poco distante dal padre Giuseppe, morto quando Lucio aveva 7 anni, e dalla madre, Jole Melotti. Sul carro funebre anche una corona di fiori inviata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
 

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