Cultura

Lorenzo Quinn lancia le opere NFT a sostegno dell'Ucraina

Lo scultore delle celebri mani ha creato la prima collezione in non fungible token per raccogliere fondi per i civili in guerra
Lorenzo Quinn al centro di un progetto di installazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Lorenzo Quinn al centro di un progetto di installazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

La lotta contro la guerra si fa anche con una collezione d’arte digitale certificata con non fungible token (NFT). È l'idea di Lorenzo Quinn, lo scultore italiano di fama internazionale e autore delle celebri mani che nel 2023 arriveranno a Sulzano, che ha lanciato la sua prima serie di opere legate agli NFT, gettoni non copiabili, in solidarietà all'Ucraina.

Gli NFT sono contenuti digitali: chi acquista un'opera certificata come non fungible token ha la possibilità di dimostrare un diritto sull'opera stessa, che viene garantito sulla blockchain. 

I primi cento gettoni di Quinn si chiamano «Support Ukraine, Stop the war», e sono già in vendita dal 2 marzo sul mercato dell'arte digitale SuperRare al costo di 0,24 ETH (la criptovaluta Ethereum) per ogni opera. Il totale del ricavato sarà devoluto in beneficenza: l'obiettivo dell'artista è raccogliere più di mezzo milione di sterline da distribuire alla Croce rossa ucraina e alle organizzazioni no profit Nova Ukraine, che fornisce beni di prima necessità ai civili, e Sunflower for Peace, che invece dà zaini di pronto soccorso al personale sanitario in prima linea.

In totale la collezione di Quinn conta mille pezzi unici di arte digitale

«Le persone innocenti pagano sempre il prezzo più alto per la guerra - commenta Lorenzo Quinn - Sono profondamente rattristato dall'invasione dell'Ucraina e, come artista, è tutto ciò che posso fare per incanalare la mia tristezza e mostrare il mio sostegno attraverso l'arte. Rendere questi pezzi unici disponibili per l'acquisto come NFT è il mio modo per raccogliere rapidamente fondi per aiutare il popolo ucraino e trasmettere la mia emozione, amore e supporto autentici».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato