Cultura

L’ispettore Morse e i misteri di un suicidio

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Ironico, intrigante, pieno di sorprese. Molto british. Scritto da un maestro del giallo inglese ovvero Colin Dexter, classe 1930, creatore dell’ispettore capo Morse, geniale quanto malmostoso investigatore della Thames Valley Police, tutto cervello, birra e sagacia. «L’ispettore Morse e le morti di Jericho» è l’ultimo giallo della serie pubblicato da Sellerio. Il più bello e accattivante, per ritmo di scrittura, trama ed intrecci. Dexter, docente di greco, è uno dei massimi specialisti inglesi di enigmistica e parole crociate, una capacità di giocare con pezzi ad incastro che in questo romanzo si dispiega chiaramente.

La Jericho teatro della nuova indagine di Morse (e del suo fido sergente Lewis, paziente e maltrattato) è un quartiere di Oxford, che non ricade nella giurisdizione di Morse, immischiato nella vicenda per una serie di circostanze fortuite. Innanzitutto conosce la vittima. Ann Scott, una single, giovane e bella, di buona cultura, insegnante di lingue, viene trovata impiccata nella sua casa a ridosso del canale. Morse, cinquantenne pure single attratto e nello stesso tempo spaventato dall’altro sesso, l’ha incontrata alcuni mesi prima ad una festa privata a Jericho. È nata una simpatia; anzi: qualcosa di più. Si sono salutati con la promessa di rivedersi, che l’ispettore non ha mantenuto. Ma un pomeriggio invernale, mesto e piovoso, prima di un incontro letterario dalle parti di Jericho, il poliziotto decide di andarla a trovare. La casa è aperta, vuota. Più tardi una telefonata anonima alla polizia rivelerà la presenza di un cadavere nella cucina. Ann.

Ma perché una donna che a Morse era parsa dolce, sensibile, piena di vita ha deciso di suicidarsi? L’ispettore avvia un’indagine parallela a quella del collega competente di zona; osserva, interroga, parla con i vicini. Uno, in particolare, lo interessa. George Jackson, il pensionato che abita di fronte ad Ann, ometto insignificante con la passione della pesca e del binocolo, che usa per il bird watching e per spiare la finestra della camera da letto della donna. Il suicidio di lei, motivazioni a parte, non sembra avere punti oscuri. La morte di Jackson, qualche giorno dopo, reclama invece un colpevole: l’uomo viene trovato assassinato in casa, pestato e con la testa rotta. Le due morti sono collegate: ma come? Morse, finalmente titolare dell’inchiesta, può dispiegare la sua intelligenza. Districarsi fra amori passati, coppie infedeli e ragazzi perduti con la droga.

Enrico Mirani

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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