Le pittrici dei fiori piacciono: in mostra ancora una settimana
Una mostra originale, con opere mai esposte e molto apprezzata dagli appassionati del genere, tanto che i cataloghi sono andati esauriti e la richiesta di riceverne uno è giunta anche da lontano, come pure i visitatori. È «La stanza dei fiori. Pittrici botaniche nell’Ottocento francese», prorogata fino a domenica 25 agosto, visitabile al Museo Lechi con i seguenti orari: dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 e la domenica, dalle 15 alle 19 (l’ingresso è a pagamento, info: 0309650455).
Si tratta di una ristretta selezione di opere (una quindicina) a soggetto botanico-floreale. La maggior parte sono delicatissimi acquerelli su pergamena, realizzati da pittrici francesi nella prima metà del 1800, quando in Francia si diffonde un acceso interesse per la botanica e la floricoltura. Interesse che presto contamina le decorazioni, la moda e le arti. Nella selezione sono presenti anche testimonianze del principale maestro del genere, il belga Pierre-Joseph Redouté, soprannominato il «Raffaello dei fiori»: la sua opera a stampa fu consultata anche come strumento scientifico dai naturalisti di tutta Europa. Le opere di Montichiari provengono da collezioni private e, alcune, direttamente da Parigi.
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