Cultura

Lavorate e fate sogni straordinari, pur mangiando noodles

Dopo il successo de «La classe avversa», Alberto Albertini raccoglie in un pamphlet storie sul lavoro e piccoli momenti di felicità
Alberto Albertini, manager di Antares Vision
Alberto Albertini, manager di Antares Vision
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La nobiltà del lavoro, il valore inestimabile dello studio, la bellezza di una parola usata correttamente, l’imprescindibile e a volte inutile fatica spesa per raggiungere i propri obiettivi sono i principali suggerimenti con cui Alberto Albertini si rivolge ai giovani, ma non solo, nel suo ultimo libro «Noodles, acqua bollente e lacrime» per i tipi di Rubbettino (12 euro, dal 7 aprile). Una raccolta di articoli già usciti sul «Giornale di Brescia» e con cui l’autore fa tesoro della sua esperienza di imprenditore, manager, professore e ricercatore dopo il brillante esordio con «La classe avversa» (ed. Hacca), vincitore del Premio Viareggio Rèpaci Opera Prima 2020, del Premio speciale della giuria del Biella letteratura e industria 2021 e del Premio Letteratura d’impresa 2021.

«Quando voi studenti mi chiedete "la ricetta" per riuscire nella vita - scrive Albertini -, io rispondo: "ramen e lacrime". Cioè sacrificarsi molto, lavorare, studiare, rischiando di ritrovarsi con poco tempo per consumare un pasto decente, da soli, la sera tardi, dopo una giornata faticosa. Come accade a chi viaggia per lavoro. Infatti, se acquistati nella versione confezionata, i "ramen noodles", gli spaghetti giapponesi, possono essere mangiati ovunque, in fretta, nel barattolo che li contiene, versandoci dentro solo acqua bollente, se serve del rubinetto. Per condimento, le proprie lacrime salate: di stanchezza, rabbia e frustrazione. Ma anche di determinazione e resistenza».

Il pamphlet di Albertini, laureato con lode in Filologia moderna e oggi responsabile dell’area Innovazione e dello scouting tecnologico di Antares Vision, realtà bresciana quotata a Piazza Affari e leader mondiale nell’ambito della tracciatura e dell’ispezione dei prodotti del settore Pharma e food&beverage, non è un concentrato di retorica e luoghi comuni, bensì una raccolta di esempi di successo, brevi storie sul lavoro e di campioni e di piccoli momenti di felicità. Peraltro il volume è arricchito dalle efficaci illustrazioni del regista Angelo Ruta.

«Nell’epoca dell’uno vale uno e delle lacrime di coccodrillo - evidenzia nella prefazione lo scrittore Mario Desiati -, "Noodles, acqua bollente e lacrime" rappresenta il solido ragionamento sull’importanza di valorizzare la conoscenza, l’esperienza e l’insegnamento dei maestri». Alberto Albertini diffida delle pause di riflessione e degli anni sabbatici: al contrario vuole essere uno stimolo per il lettore. «Siate ambiziosi. Osate», scrive in chiusura del libro e «Vorrei che i vostri sogni fossero straordinari». Così come nella favola di quel suo amico che non aveva paura di sporcarsi le mani e negli anni Novanta, neo laureato in Bocconi, si ritrovò a lavare auto. Poi però la sua umiltà e la sua preparazione furono premiate da un cliente, che lo avviò a un’invidiabile carriera manageriale.

«Quando studenti e studentesse mi dicono di lavorare la sera in un ristorante (ottimo il McDonald’s), oppure in un bar, io sono entusiasta - ammette l’autore -: centinaia di persone, e dunque di caratteri diversi da gratificare e con i quali creare empatia, un quotidiano allenamento in un luogo che riproduce in piccolo qualsiasi attività imprenditoriale. Fornitori, clienti, produzione, consegna, magazzino, assistenza, marketing, concorrenza. In un bar c’è già tutto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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