Cultura

Latronico: falchi, colombe e tradimenti. L'eterna guerra per il denaro e il potere

Storia d'una generazione di rampanti che vogliono conquistare ricchezza e dominio. Avvincente parabola su merito e responsabilità, in un mondo senza remore
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Falchi o colombe? Essere tra coloro che sono fedeli, cercano solidarietà o almeno si pongono qualche remora nello sfruttare gli altri, oppure isolarsi tra quelli sempre pronti a tradire e che puntano al massimo risultato per se stessi? Questo il dilemma. O forse no, perché la nostra società è tanto intricata da frantumare la responsabilità individuale nei meccanismi del sistema. E il sistema assolve tutti: tanto, se non lo faccio io, lo fa qualcun'altro...
Una colomba che si crede falco è Vincenzo Cannella, erede di una casata veneziana di costruttori, che sogna di salire all'empireo dell'economia - e quindi del potere e della felicità - passando per i verdi prati del Campus di Harvard. Non ce la farà, si accontenterà della Bocconi, surrogato italiano del tempio americano. Sogna un futuro in cattedra e con esso l'ingresso nei Cda che contano. Ma non sarà così:dovrà scendere nel ring dove si sfidano le invenzioni della finanza hard e gli azzardi dell'edilizia. Ne uscirà «suonato».
Un falco che si finge colomba è invece Donka Berati, albanese che ad Harvard entra grazie ad una borsa di studio e ne viene espulso perché non omologo a quel mondo. Laurea alla Bocconi, dottorato alla Statale, una lunga gavetta da precario, alla fine si vendicherà, usando gli stessi strumenti della finanza che lo avevano reso orfano e costretto a fuggire dall'Albania travolta dal crac delle finanziarie piramidali. Delle finanziarie pirata di Scutari è reduce anche Eltjon Tika, insegnante in patria, tuttofare con il fiuto degli affari a Milano. Complice tradito di Donka.
A legare i protagonisti maschili, una giovane donna dal carattere inquietante, Drina Drzic. Come «consulente motivazionale» conosce a fondo i segreti di manager e dirigenti di altissimo livello. Con lei si confidano le persone che decidono le sorti del mondo, così potenti in apparenza, così insicuri nella realtà.
Attorno a loro si muove un intero universo di sofferenze e pretese, prepotenza ed emarginazione, passioni e delusioni. Ingenuità e cinismo, disperazione e solitudine, sciolti tra birra e cocaina.
Singolare è la collocazione temporale delle vicende: tra il 2009 e il 2015, come a dire che siamo ancora nel bel mezzo di una svolta epocale, così è e così sarà, almeno nell'immediato futuro. In atto anche il passaggio generazionale. Giulio Cannella, il padre di Vittorio, si muove tra Venezia e il Nord Est con la sicurezza prepotente del palazzinaro scafato ad ogni corruzione. Donka Berati ha un padrino, il prof. Eugenio Corradini, che incarna l'infida forza del barone universitario, abile a muoversi tra ogni piega della sua Milano. Ma la solidità dei padri non si trasforma in sicurezza per i figli: i patrimoni sono sempre più a rischio e il potere baronale svanisce assieme a chi lo detiene. Più ampio è anche l'orizzonte delle nuove generazioni: gli itinerari dei protagonisti si aggrovigliano tra Milano e Berlino, Francoforte e Londra, Parigi e New York.
L'autore entra ed esce dalle pagine del suo libro con assoluta sicurezza. Lo fa giocando con il lettore: racconta in prima persona alcuni meccanismi della costruzione del romanzo, lo collega ad altre sue opere precedenti, lascia intravedere esperienze personali che si intersecano con quelle dei protagonisti ed offre esplicitamente la chiave di lettura dell'intera storia.
La Teoria dei giochi, tanto cara agli economisti, direbbe che le colombe, tendendo ad allearsi e ad allargarsi, nel lungo periodo dovrebbero averla vinta sui falchi, nonostante questi sembrino vincitori nel confronto diretto e immediato. Ma se i falchi, avendo compreso il gioco, si mimetizzano tra le colombe, come andrà a finire?
Potrebbe essere letto così, come una lunga e avvincente parabola su responsabilità e merito, quest'ultimo romanzo di Vincenzo Latronico. Una parabola senza morale.

Claudio Baroni

La cospirazione delle colombe
Vincenzo Latronico
Bompiani
387 pagine, 15 euro

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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