Cultura

«L'anima» del regista bresciano Massimo Grandi, pronto per i festival

Omaggio alla creatività e vera ode alla Bassa, il lungometraggio indipendente racconta la vita del pittore Paolo Bignotti di Travagliato
  • Alcuni momenti delle riprese del film del regista Massimo Grandi
    Alcuni momenti delle riprese del film del regista Massimo Grandi
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Ci sono artisti che non ricevono, in vita, la gloria che meritano. Capita, però, che le opere restino a testimoniarne il talento e, nei casi più fortunati, il riscatto artistico passa anche attraverso film biografici. È un destino che sta per avverarsi per il pittore di Travagliato Paolo Bignotti (1918-1978) il cui spirito rivivrà presto, grazie a un film diretto dal bresciano Massimo Grandi: «L'anima», progetto ideato con Luigi Salvi e sceneggiato da Francesco Ferrazzi, con Carlotta Franzoni come aiuto regista. Grandi da 30 anni fa parte della famiglia di Teletutto, dove lavora nella squadra di produzione.

Il film

Omaggio alla creatività e vera ode alla Bassa - dipinta con luci che fendono la nebbia rivelando l'essenza del territorio - il lungometraggio indipendente è ora compiuto e si prepara a percorrere la strada dei festival. Tanti i talentuosi bresciani che hanno preso parte all'avventura produttiva, con grande entusiasmo, a partire dal cast, fino ad arrivare ai musicisti Charlie Cinelli, Daniela Savoldi e I Luf, per la colonna sonora.

Il pittore Paolo Bignotti
Il pittore Paolo Bignotti

A vestire i panni del pittore con mite e magnetica presenza scenica è l'attore Mirko Signorelli, affiancato da Elvio Basotti nel ruolo del celebre regista bresciano Achille Rizzi, scopritore e primo mentore dell'artista, incompreso dalla pragmatica moglie Santina, interpretata con vigore da Donatella Valgonio.

Cruciale la figura del gallerista Baroni - incarnato da Pietro Arrigoni - che organizzò la prima personale di Bignotti in città nel 1974, coadiuvato dall'assistente Celeste (Lidia Marmaglio). L'inaugurazione venne funestata, come i cuori di tutta Brescia, dalla tragedia: la strage di Piazza della Loggia. Intreccio tra ritratto d'artista e omaggio alla società ferita, il film di Grandi si presenterà, dunque, sia come occasione di rievocazione, sia come stimolo di riflessione.

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