Cultura

L'amarcord bresciano di Pupi Avati e l'appello a Quilleri

Il sindaco Del Bono ha accolto Pupi e Antonio Avati a Brescia lanciando un appello per l'apertura di una sala in centro
  • Pupi e Antonio Avati a Brescia
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Brescia si è trasforma in capitale del cinema, con l’arrivo, ieri, dei fratelli Pupi e Antonio Avati per l’inaugurazione del progetto «Old Cinema», proprio nel giorno di presentazione del nuovo decreto legge sulla settima arte, con il quale il governo mette in campo un piano straordinario da 100milioni di euro (dei 400 totali stanziati) come incentivi per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove, con particolare attenzione alla tutela di quelle storiche (comprese le teatrali e le librerie).

Una notizia che il sindaco Emilio Del Bono, accogliendo il regista e il produttore bolognesi, commenta entusiasta con un vero e proprio invito al più importante esercente cittadino: «Il mio è un appello a Quilleri per restituire al centro storico una sala, cogliendo l’occasione della nuova legge e la coincidenza con il periodo di Old Cinema». 
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Quando eravamo bambini e, di prima mattina, nostra madre diceva: "stasera vi porterò al cinema"… la giornata cambiava colore! Si trasformava in una lunga festosa attesa». Lo hanno raccontato i fratelli Avati durante la loro intensa giornata bresciana.

Leggi l’articolo completo sul Giornale di Brescia in edicola oggi, sabato 30 gennaio, scaricabile qui in formato digitale

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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