L'abbraccio di Brescia a Fabio Volo: «Navigo a vista»
Diretto, sincero, spudorato. Incontenibile con la sua allure da guascone, ma con i piedi ben piantati nelle radici bresciane.
«Vogliamo fare uno scatto per l’invidia di chi non è di Brescia?», è l’esordio. E poi scatta una fotografia della platea. E chiama sul palco l’amico Omar Pedrini - più tardi svelerà alcune esilaranti avventure vissute in sua compagnia - seduto in prima fila accanto alla mamma dello scrittore, conduttore e attore bresciano, per farsi immortalare con l’altrettanto celebre concittadino.
Fabio Volo, ieri in città in un affollato teatro Sociale, racconta alle «Volo addicted» di tutte le età - ci sono le ragazze ma anche le mamme - il suo ultimo libro «È tutta vita», edito da Mondadori. «Navigo a vista. Sono anche un po’ confuso», confessa. Pedrini il romanzo l’ha letto: «Quello che è rassicurante, Fabio, è che pure tu continui a interrogarti».
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