Cultura

La Valcamonica e i suoi misteri fra cielo e cime

Due ragazzi e un «giallo» millenario nel romanzo di Lucio Dall’Angelo in vendita insieme al GdB
I massi cuppellati della Valcamonica, «chiave» del mistero al centro del romanzo
I massi cuppellati della Valcamonica, «chiave» del mistero al centro del romanzo
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Che fine ha fatto Matteo Riva, giovane ricercatore scomparso all’improvviso a un passo da un’eclatante scoperta? Quale messaggio cela il «Quinto Evangelio» di Mario Pomilio? Che cosa sono quei buchi disseminati sui massi della Valcamonica? Quale saggezza e quanti enigmi ci ha lasciato il popolo misterioso dei camuni? Che cos’è l’amore? Chi siamo noi?

Sono tante le domande che percorrono le pagine di «Come la Mappa del Cielo» e il giornalista e scrittore Lucio Dall’Angelo ha sapientemente confezionato un racconto che è insieme romanzo di formazione per giovani adulti e giallo capace di intrigare a tutte le età. Perché i protagonisti Francesco e Rebecca sono due giovanissimi alle prese con la scoperta di sé, dell’amore e dei valori che sostanziano l’essere adulti e brave persone.

Ma allo stesso tempo si ritrovano a sbrogliare la matassa di una scomparsa misteriosa, legata ad un enigma millenario. Quello custodito dal popolo camuno, che ha tracciato, inciso e scavato la propria lingua sulle pietre e i massi della Valcamonica, utilizzando un alfabeto preistorico, un codice di comunicazione in grado di creare una relazione diretta fra gli uomini, il cielo e le divinità. Una mappa che dalle cime punta diretta alle stelle.

A partire dal 14 agosto «Come la Mappa del Cielo» potrà essere acquistato in edicola, in allegato con il Giornale di Brescia, al prezzo di 8,90 euro più il prezzo del quotidiano.

Lucio Dall’Angelo, già autore (insieme all’amico Aldo Sorlini) del fortunato romanzo «Il libro di Baruc», che nel 1994 gli valse il Premio Tedeschi e una pubblicazione nella collana Giallo Mondadori, torna con un libro capace di avvincere il lettore con una trama magnetica e un finale avvincente. Indagando fra i vuoti dell’anima e i declivi immobili delle vette camune; utilizzando tecnologie avveniristiche o avvalendosi delle conoscenze di chi vive la montagna come fede quotidiana, Francesco e Rebecca scopriranno che ogni uomo o donna è un mistero e che il coraggio è un dono da elargire a piene mani, prima di tutto a se stessi. Perché la verità è come una mappa. Che disvela il cammino verso la felicità.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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