La Terra (forse) non è il Paradiso
La terra, forse non è il Paradiso, ma avrebbe potuto esserlo! C’erano fiumi limpidi e mari dai colori intensi e limpidi, c’erano boschi e foreste immense. Ma, specialmente in quest’ultimo secolo abbiamo agito con insensata avidità, disboscando e inquinando acque e aria.
Comunque un intervento a favore è ancora possibile specialmente se sapremo ricordare che abbiamo ricevuto in prestito dai nostri genitori ciò che di bello ancora rimane, per poi consegnarlo ai nostri figli. Invece, abbiamo usato i fiumi come discariche, abbiamo inquinato i mari e disboscato zone verdeggianti distruggendo risorse immense. E lo sappiamo bene che sradicando alberi (le cui radici danno stabilità al terreno) la terra frana e trascina con sè persone e cose.
Abbagliato dal luccichio effimero del denaro l’Homo è diventato incosciente e pericoloso per se stesso e per l’ambiente. E mi chiedo dove attingo la mia insopprimibile fiducia nel futuro dell’umanità. Forse nelle migliaia di persone come me e negli individui generosi come Gino Strada e nei suoi collaboratori, nel medici senza frontiere, nei volontari sulle ambulanze e nei i tanti eroi del quotidiano.
Mi danno speranza gli alpini che si sono radunati sempre e tempestivamente, nelle zone terremotate o dove la natura si è ribellata agli interventi insensati dell’uomo. E ritrovo la forza della speranza nella gente operosa che transita sulla strada ancora percorribile dell’onestà, nello sguardo limpido e fiducioso dei bimbi per i quali vale ancora la pena di lottare! E se il cielo è pieno di nubi minacciose è giusto sperare in una nuova alba perché dopo qualsiasi temporale, torna sempre il sereno, seguito spesso dall’arcobaleno.
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