Cultura

«La tempesta», sfida bresciana (e non solo) fra danza e teatro

Aterballetto, Ctb e Teatro Veneto insieme per lo spettacolo con musiche di Giuliano Sangiorgi
Shakespeare. «La tempesta», al debutto il 12 giugno // FOTO NADIR BONAZZI
Shakespeare. «La tempesta», al debutto il 12 giugno // FOTO NADIR BONAZZI
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«La tempesta» di Shakespeare raccontata senza parole, attraverso il gesto, il movimento, la musica, la visione. È una sfida, la nuova coproduzione di Aterballetto, Ctb e Teatro Nazionale del Veneto. Il 12 giugno al Teatro Strehler di Milano ci sarà la prima assoluta (con repliche il 13 e 14 giugno) di uno spettacolo che sarà inserito per quattro repliche anche nella Stagione del Ctb 2018/19.

Le musiche originali sono di Giuliano Sangiorgi (il leader dei Negramaro), la coreografia del giovane Giuseppe Spota. Le scene sono firmate dal bresciano Giacomo Andrico. «Sarà la danza a narrare - ci anticipa Gigi Cristoforetti, a margine alla conferenza stampa di presentazione dei progetti di Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, che dirige -. Il drammaturgo Pasquale Plastino ha scritto un copione senza parole, atto ad essere interpretato dai danzatori, fornendo spunti originali e nuovi punti di vista sulla tragedia shakespeariana».

Le musiche. Giuliano Sangiorgi è l’autore delle musiche
Le musiche. Giuliano Sangiorgi è l’autore delle musiche

«Una narrazione chiara - prosegue il direttore bresciano -, che non rinuncia ad aprire dimensioni visionarie». La novità di questa «Tempesta» è spiegata da Antonio Audino, consulente critico dello spettacolo: «Il progetto di Prospero, all’inizio è un disegno di vendetta. Sono poche parole di Ariel a fargli cambiare idea, a fargli imboccare in maniera repentina la via del perdono. È come se il poeta rinnegasse le sue tragedie di vendette, con concatenazioni di lutti, per lanciare un nuovo messaggio più umano e profondo». L’incontro della Fondazione diretta da Cristoforetti con il centro di produzione «Bellini» di Napoli porta invece «Tango Glaciale reloaded» di Mario Martone, riedizione di «un capolavoro dei primi anni Ottanta», prodigio di parola e architetture di luce, che debutterà al Ravenna Festival il 1° luglio.

Direttore. Gigi Cristoforetti // PH. VIOLA BERLANDA
Direttore. Gigi Cristoforetti // PH. VIOLA BERLANDA

Tra musica e fotografia. Fondazione Aterballetto guarda alla relazione fra danza e musica con «Bach Project», con musica dal vivo dell’ensemble Sentieri Selvaggi, in un progetto che vede lavorare insieme un giovane emergente italiano come Diego Tortelli e il grande Jirí Kylián. Debutto in settembre a Torino e Milano, in coproduzione con Torinodanza, Teatro Nazionale di Torino, MITO, MilanOltre e Les Halles de Schaerbeek. Inoltre - spiega Cristoforetti - «apriamo un primo cantiere sull’incontro tra Arte e Danza, collaborando con Palazzo Magnani di Reggio Emilia, per il festival Fotografia Europea e sviluppando una partnership biennale. "In/Finito" è un progetto di danza e fotografia per spazi urbani, monumentali o naturalistici, che prevede sei brevi creazioni di altrettanti artisti under 35, che verranno fotografate da Toni Thorimbert. Nascerà un’esposizione, nell’ambito della quale piccoli pubblici potranno, in alcune occasioni, assistere alle coreografie riproposte davanti alle foto. Il progetto sarà declinato in spazi differenti e con diversi fotografi, cominciando da Capri in giugno».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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