Cultura

«La storia dentro», arte tra pittura e fotografia

I fratelli Radici al lavoro su una tela di 6x7 metri
I due fratelli Giuliano e Roberto Radici  - © www.giornaledibrescia.it
I due fratelli Giuliano e Roberto Radici - © www.giornaledibrescia.it
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Sta prendendo corpo da oggi una straordinaria performance artistica ospitata in piazza Rovetta. Giuliano e Roberto Radici, fotografo e pittore brescinai nonchè fratelli, propomgono uno sguardo nel passato con la mente rivolta al futuro, passando attraverso l’elaborazione artistica delle immagini dipinte e scattate attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica.

Dopo il successo di «Animals & Travel», l’installazione artistica tenutasi ad ottobre nel palazzo dell’ex Enel di via Leonardo, i due fratelli brescinai tornano con un nuovo progetto ospitato in Largo Formentone. Viene accolto qui infatti «La storia dentro», installazione che esprime l’idea di arte come strumento di riflessione al servizio della comunità raccontando anche del Covid e della resistenza e resilienza offerta dai bresciani alla pandemia.

La performance che ha preso le mosse ieri, tra gli sguardi curiosi dei passanti, si compone di tre passaggi creativi ripresi da una telecamera in timelapse: da ieri a sabato la prima performance pittorica di Roberto Radici riprodurra una stampa delle X giornate di Edoardo Matania.

La stampa rappresenta una scena di violenza dell’esercito austriaco su donne, anziani, bambini.

Nella seconda fase la tela di 6 metri per 7 sarà base di uno shooting fotografico che da domenica vedrà Giuliano Radici, fotografo e presidente dell’associazione 7milamiglialontano, a collocare un set fotografico illuminato con figuranti, attori e oggetti di scena iconici e messi in comunicazione tra di loro attraverso sculture floreali.

Le sculture saranno composte in quadri e rappresenteranno frammenti di vita dell’anno appena trascorso nel virus, rielaborando la relazione tra la storia, intesa come indagine o ricerca critica relativa a una ricostruzione ordinata di eventi umani reciprocamente collegati secondo una linea unitaria di sviluppo, e il vissuto personale e quotidiano di oggi come del tempo della sollevazione al giogo austriaco.

«Nella terza fase, dal 29 giugno alle ore 19, sarà presentato lo scatto fotografico stampato su tela di 6 metri per 7, che andrà a sostituire il telo dipinto e che ingloba performance pittorica e artistica, dando vita ad un’opera terza, che esprime la sintesi del pensiero creativo e segna il punto di inizio di un dialogo con la città» come spiegano i fratelli Radici.

A questo punto l’opera sarà accompagnata da uno striscione steso alla base dove il pubblico potrà scrivere i propri pensieri. Pensieri che potrà anche comunicare via social sulla pagina FB radici&radici o instagram radici.radici.

L’installazione rimarrà esposta fino a domenica 11 luglio. Il telo pittorico smontato verrà tagliato da Roberto Radici e ogni frammento verrà rielaborato artisticamente, dando vita a tante opere uniche che andranno in asta, insieme alla fotografia finale a ottobre 2021, a beneficio della «Carolina Zani Melanoma Foundation». Il progetto è stato sostenuto con entusiasmo dal Comune di Brescia e da un team di sponsor.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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