La nuova era del club Vinile 45
Obiettivo: cambiamento. In estrema sintesi, più dischi e meno chitarre. Dal secondo weekend di settembre la parola d'ordine nella prossima stagione del Vinile 45 sarà... clubbing. Rigorosamente di nicchia. Così il locale di via del Serpente, in zona industriale, è pronto ad invertire la rotta per la riapertura, che tra pochi giorni segnerà, assicura la direzione, l'inizio di un'altra era per uno tra i più battuti templi bresciani del suono sotterraneo. Al controllo del timone artistico dell'ex Donne e Motori, dopo l'abbandono di Marco Obertini, arriva ora Alessandro Palma, dj nostrano e organizzatore d'eventi con un curriculum da veterano del club.
«L'idea è, appunto, quella di cambiare pelle - spiega Palma, «masterchef» di Supernatural, lo staff di 25 persone, composto da pr e resident dj, che curerà la futura veste del Vinile 45 -. Ci stiamo inserendo in un discorso che guarda alle nuove tendenze del djing internazionale, con gli occhi puntati sulle piazze più interessanti, da Berlino a Ibiza».
Una formula già rodata in occasione dei party Supernatural, promossi lo scorso anno nelle notti del circolo Arci. «Non ci accontentiamo del classico beat tutto cassa e basso, ma vogliamo ricercare le realtà più interessanti nelle riserve rigogliose dell'elettronica, della techno e minimal, dell'house e della deep house - sottolinea -. Tutti gli artisti che abbiamo piazzato in cartellone, infatti, sono prima di tutto dei produttori, noti anche oltreconfine».
Ad inaugurare il nuovo corso, nell'opening night di sabato 8 settembre, sarà Marco Solforetti, fomentatore dei dancefloor al Tenax Rec. di Firenze. «Per le prossime date - aggiunge Palma - giocheremo sull'effetto sorpresa: grandi nomi e preavviso di pochi giorni». Di conseguenza, anche la programmazione verrà fissata in itinere, ma secondo uno schema fisso che offrirà dietro la consolle due special guest ogni mese, una serata Supernatural, con i resident dello staff, e una promossa con il Juice di Bergamo.
Per ottobre sono attesi i set di Remo, disc jockey italiano, e del producer tedesco Guido Schneider, cresciuto tra le influenze nordiche dell'elettronica anni '90. «Mentre da novembre lavoreremo su alcuni eventi che sappiano conciliare la dimensione della pista con quelle del concerto live, invitando sul nostro palco anche delle band elecrto rock e riprendendo in parte lo spirito del vecchio Donne e Motori», conclude l'art director. Se i prezzi di ingresso sono ancora da stabilire, «sicuramente cercheremo di stare sul mercato senza pesare troppo sulle tasche di chi ci verrà a trovare».
Alessandro Carboni
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