Cultura

La Madonna attribuita a Savoldo centuplica il valore all’asta di Parigi

L'ipotesi di attribuzione avanzata da un funzionario della Soprintendenza di Brescia via Facebook ha innescato il rialzo
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È partita con una base d’asta di 500-800 euro e una attribuzione generica a «scuola italiana del XVII secolo», è arrivata nelle mani di un ancora misterioso acquirente per 88mila euro di spesa. O meglio, di investimento sulla fiducia, perché per ora a fare il nome del maestro del rinascimento bresciano Gerolamo Savoldo per la «Madonna col Bambino in un paesaggio» battuta dalla casa parigina Drouot venerdì pomeriggio, è stato (per quel che ne sappiamo) solo Angelo Loda, storico dell’arte in forza alla Soprintendenza di Brescia, con un post su Facebook.

Confortato da numerosi commenti di colleghi ed esperti anche stranieri (tra cui Christophe Brouard, direttore del Museo di Soissons, in Francia, che conferma il nome di Savoldo e annuncia un articolo di prossima pubblicazione per Nuovi Studi) ma anche tra molte perplessità. Dovute soprattutto allo stato di conservazione dell’opera, la cui superficie, dall’immagine pubblicata sul sito della casa d’aste e dai commenti social, risulta letteralmente «pelata», con la pellicola pittorica abrasa forse da maldestre puliture o da pessima conservazione.

L’iconografia - una Madonna col Bambino immersa in un paesaggio lussureggiante, con una figura a destra intenta ad attingere l’acqua ad una fontana, che potrebbe rimandare al San Giuseppe di una «Fuga in Egitto» - è molto vicina a dipinti simili sempre di Savoldo, tra cui il «Riposo» della Tosio Martinengo e quello di collezione privata visto nella mostra di Tiziano in Santa Giulia nel 2018. La posa del Bambino rimanda inoltre a quella dell’«Adorazione dei pastori» della chiesa di San Giobbe a Venezia.

Che sia stato il post di Loda su Facebook, o un tardivo ripensamento, fatto sta che già a poche ore dall’apertura dell’asta la base era stata ritoccata al rialzo fino a 8mila euro, ma la cifra di 88mila, più che centuplicata rispetto a quella di partenza, ha davvero del clamoroso. Senza ipotizzare manovre di retroscena, e in attesa di conoscere le opinioni più precise degli esperti, è bello pensare che il mercato dell’arte, con l’aiuto d’un occhio esperto, possa regalare ancora sorprese.

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