La grinta di Emma tra gli applausi del PalaGeorge

Uno show applaudito, dalla confezione impeccabile. Il live di Emma Marrone trova il PalaGeorge monteclarense con i posti a sedere esauriti, mentre ci sono vuoti in platea. Affluenza buona, comunque, un po’ sotto le 5mila persone.

In principio le scenografie sono cupe, con prevalenza di verdi e blu ed è curiosa la disposizione della band, che rimane tale per tutto lo spettacolo: arroccata sui lati, con Emma al centro, in cima a un’ampia pedana inclinata, percorsa mentre canta «Adesso (ti voglio bene)» e «Occhi profondi». Poi scende, di bianco vestita (ma indosserà pure il nero, prima castigato, quindi vagamente sadomaso), e prende possesso stabile del palco.

Canta l’amore, la bionda del Salento: l’amore che deve lottare per imporsi, che non ha certezze, che latita ma non si arrende, che è stato o sarà domani. Lo fa con grinta e buona resa, espressione compiuta di un pop melodico che ne esalta la voce leggermente sporca e potente, non disdegnando accenni rock.

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