Cultura

La Filarmonica del Festival omaggia Paolo VI fra le sue montagne

A 40 anni dalla scomparsa del Pontefice bresciano questa sera a Ponte di Legno il concerto diretto dal m° Alessandro Bonato
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A quarant’anni dalla scomparsa di Papa Paolo VI, la Filarmonica del Festival di Brescia e Bergamo dedicherà alla sua memoria il concerto in programma questa sera alle 21, nella Chiesa parrocchiale di Ponte di Legno. A guidare la compagine sarà il talentuoso maestro veronese Alessandro Bonato, allievo di Pier Carlo Orizio, nei mesi scorsi finalista del concorso internazionale "Nicolai Malko" riservato a giovani direttori. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

La serata si aprirà con la «St. Paul Suite» per archi di Gustav Holst, composizione in quattro movimenti originariamente scritta per l’omonimo istituto femminile di Londra presso cui lavorava il compositore inglese nel primo Novecento. Seguirà lo struggente Adagio per archi (1938) dell’americano neoromantico Samuel Barber, alla cui popolarità contribuì in modo decisivo il film «Platoon» (1986) di Oliver Stone. Dopo queste due pagine del XX secolo la Filarmonica farà un balzo indietro nel tempo fino al tardo Settecento di Mozart. Del compositore salisburghese verranno proposti il Divertimento per archi in re maggiore KV 136 e la più matura Sinfonia in la maggiore KV 201, che accanto agli archi impegna anche due oboi e due corni, da molti considerata come il primo capolavoro orchestrale mozartiano.

Questo concerto contribuirà a far conoscere al pubblico dalignese il talento naturale e la squisita musicalità del direttore Alessandro Bonato, classe 1995, unico italiano selezionato fra gli oltre 500 candidati del Concorso "Malko" di Copenaghen. Avviato alla direzione da Vittorio Bresciani, dal 2013 studia con Pier Carlo Orizio, avvalendosi anche dei preziosi insegnamenti di Umberto Benedetti Michelangeli e di Donato Renzetti.

Ricordiamo che il concerto del 6 agosto a Ponte di Legno è un appuntamento fisso per la Filarmonica del Festival, ponendosi come ideale prosecuzione delle stagioni musicali di cui nei decenni scorsi fu artefice il compianto m° Agostino Orizio.

«Nella vita della mia famiglia - ricorda oggi il figlio Pier Carlo - la figura di Paolo VI è stata una presenza costante. I concerti in omaggio al pensiero di Montini sono nati come una naturale e sincera manifestazione di stima, da parte di mio padre, a colui che riteneva un modello per la propria vita. Il concerto di quest’anno, vista l’imminente canonizzazione del pontefice bresciano, assume un significato ancor più importante nel ricordare un grande uomo di fede e cultura». La duratura amicizia tra il fondatore del Festival, Agostino Orizio, e Giovanni Battista Montini ebbe come scenario proprio le montagne dell’alta Valle Camonica, luogo di villeggiatura estiva caro ad entrambi.

Il tributo alla memoria del Beato Montini si deve a una stretta collaborazione fra l’Associazione Musicale Gasparo da Salò, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, il Comune, la Pro Loco e la Parrocchia di Ponte di Legno.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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