La "fantastoria" di Enrico Brizzi ai tempi del Duce

Come sarebbe stata l'Italia Fascista se il Duce avesse deciso di rimanere neutrale alla guerra fino al 1942 e poi si fosse improvvisamente schierato con gli Alleati nel conflitto contro il Terzo Reich?
Enrico Brizzi ricostruisce attraverso le vicende esistenziali del giovane Lorenzo Pellegrini e della sua strampalata famiglia un affresco storico dell'Italia durante la seconda Guerra Mondiale. Attraverso un perfetto mix di realismo e di fantasia il lettore conosce gli agi della vita borghese del protagonista nella Bologna dei primi anni '40. Un'esistenza vissuta tra la scuola ginnasiale, le avventure con gli amici, le adunate dei Balilla e le vacanze al mare, dove il padre - l'avvocato Paride - non esita a fare il cascamorto con ogni bella ragazza che incontra. Improvvisamente il dodicenne sarà catapultato dagli eventi bellici dalla rassicurante vita borghese alla dura esperienza della vita da sfollato. Lorenzo diventerà un rifugiato che troverà riparo con i parenti a Borgo Sansepolcro. Qui sarà testimone di fatti che gli faranno dimenticare presto di essere stato un bambino. Lorenzo assisterà alla formazione del grande abisso di lontananza tra i genitori, nel momento in cui la madre Nina deciderà di lavorare in un pastificio; scoprirà gli intrighi del padre, i primi approcci alle donne, i violenti bombardamenti aerei e le battaglie contro i Pievani. Esperienze iniziatiche dalle quali Lorenzo uscirà indenne e vittorioso. Dopo "L'inattesa piega degli eventi", "La nostra guerra" è il secondo appuntamento della saga fanta-storica di Brizzi ambientata nell'Italia del XX secolo.vi. fi.
LA NOSTRA GUERRA
Enrico Brizzi
Baldini Castoldi Dalai - 319 pagine, 20 euro
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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