La danza contemporanea ha occupato il Teatro Grande
Tre performance unite dall’attenzione alla musica hanno trasformato il teatro bresciano in un santuario della danza: com’è andata
La danza contemporanea sa essere difficile, ma capirla è possibile anche se si è a digiuno di performance. Basta poco. Per esempio: si può pensarla come un’opera d’arte visuale, prima che performativa, oppure lasciarsi guidare dalle sensazioni che le immagini suscitano, prima di sforzarsi di comprendere per forza il messaggio che l’artista presumibilmente vorrebbe trasmettere. Perché un messaggio c’è sempre, anche se è vero che a volte servirebbe una decodifica da parte di chi ha composto l’oper
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