La Brixia Symphony Orchestra riesce ancora a stupire
Dalla notte scheggiata dai fuochi d’artificio (città esclusa) ai colori ben più carezzevoli degli auguri di Capodanno in musica, gli stessi che da quattordici anni dispensa a piene note la Brixia Symphony Orchestra.
Una tradizione, ormai, gradita come solo può essere il sorridente auspicio d’un anno possibilmente leggero, vellutato come i suoni che hanno estasiato i bresciani nel gremito Teatro Grande, quasi ad escorcizzare il rumoroso disordine del mondo.
Il programma predisposto da Giovanna Sorbi, storico direttore ed anima viva della Brixia, è riuscito a stupire, questa volta ancora più delle precedenti, aprendo una grande vetrata d’armonie dove stare affacciati nell’incanto di brani risaputi, e proprio per questo in gradito ritorno, e di novità di vero sollucchero.
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