Cultura

L'8 giugno 1969 è nato il violinista e cantautore Michele Gazich

Oltre che di musica, sua attività principale, si occupa di poesia, composizione, produzione artistica
Michele Gazich ritratto dalla matita di Luca Ghidinelli
Michele Gazich ritratto dalla matita di Luca Ghidinelli
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Lo spazio che accoglie le vignette «In punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli aggiunge un tocco nostrano e si fa guida alla scoperta (o riscoperta) di figure di oggi e di ieri di figli della Leonessa ai quali in occasione di ricorrenze più o meno note il vignettista bresciano dedica una sua tavola. E attraverso essa - che si guardi alla storia o al mondo dello sport, agli spettacoli o alla politica - i lettori possono con un sorriso rinnovare ricordi e conoscenze tutti squisitamente di marca bresciana.

L'8 giugno 1969 a Brescia nasce il violinista e cantautore Michele Gazich. Oltre che di musica, sua attività principale, si occupa di poesia, composizione, produzione artistica, scrittura di testi per canzoni. Michele è una sorta di nomade della musica; infatti, dall'inizio degli anni '90 ad oggi ha girato per mezzo mondo, accompagnando in tournée in Italia, in Europa e negli Stati Uniti cantautori italiani, europei e statunitensi nonché, ha suonato in orchestre, spettacoli teatrali, performance di poeti, ha composto colonne sonore per film ed ha tenuto lezioni in conservatori italiani ed esteri. Nel tempo ha collaborato a più di cinquanta album e ne ha pubblicati otto.

Michele, di origine ebraica, con il suo immancabile violino incarna in veste contemporanea l'ebreo errante con con quel volto dall'espressione canzonatoria e serena al tempo stesso e con quella barba lunga che per 22 anni lo ha contraddistinto  Barba che ha di colpo tagliato nel mese di maggio di quest'anno. Ora, di seguito, alcune tappe salienti della sua lunga carriera.

Le soddisfazioni per Michele iniziano nel 1992, quando la cantante americana Michelle Shocked lo sceglie per il suo tour europeo. Con la cantautrice la collaborazione continuerà per anni nei tour europei. Nel 2000 va in tour con Eric Andersen, con cui compone pure l'album «Live in Cologne». Dal 2001 al 2006 suona, sia dal vivo, sia negli album. con Massimo Bubola con cui co-produce l'album «Segreti trasparenti», di cui firma anche un brano e «Quel lungo treno». Nel 2008 esce il suo primo album: «Dieci canzoni di Michele Gazich», in collaborazione con La Nave dei Folli.

Sempre con La Nave dei Folli nel 2010 pubblica il suo secondo album: «Dieci esercizi per volare». Nel 2011, sempre in collaborazione con quella band, pubblica il terzo ed ultimo album «Il giorno che la rosa fiorì» e sempre in quell'anno pubblica «L'imperdonabile», primo album in cui i brani sono cantati interamente da Michele. Nel 2012 pubblica il doppio album in cd+dvd «Verso Damasco» ed in collaborazione con Massimo Priviero (musicista e cantautore) l'album «FolkRock» che rivisita i classici inglesi ed americani. Nel 2014 incide quello che forse è il suo album più intimo «Una storia di mare e di sangue», dove narra le peregrinazioni della sua famiglia da Istanbul a Zara, da Saint Louis a Venezia.

Il 27 gennaio 2015, in occasione del Giorno della Memoria, suona al senato spagnolo, al cospetto di Re Filippo VI, delle maggiori cariche dello stato e dei rappresentanti della comunità ebraica spagnola. Dopo alcune collaborazioni, nel 2018 una nuova soddisfazione per Michele: partecipa alla registrazione di «Rifles & Rosary Beads» della cantautrice Mary Gauthier. L'album viene nominato nella cinquina finale del Grammy Awards al miglior album folk nel 2019. Sempre nel 2018 pubblica l'album «Temuto come grido, atteso come canto».
L'ultima fatica di Gazich risale al 2021, quando pubblica l'album «Argon» in collaborazione anche con un grande chitarrista come Giorgio Cordini, che nell'occasione suonerà il bouzouki, strumento tradizionale della musica greca. Il 5 marzo di quest'anno ha registrato la canzone inedita «L'Angelo Ucciso», in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.

Nel tempo Michele è diventato polistrumentista ed accanto al violino, strumento principale, si annoverano la viola ed il pianoforte. Auguri Michele, ebreo errante.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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